Scoperta ancora una centrale del riciclaggio di autoveicoli, questa volta a cielo aperto, nelle campagne cerignolane. Ed ancora una volta i carabinieri sorprendono con le mani nel sacco tre malfattori intenti a smontare un’autovettura, mentre a pochi metri, ve ne erano altre 15, già completamente smontate nei giorni precedenti, tutte, ovviamente, di provenienza furtiva.
Si tratta di Vincenzo Compierchio, classe ’65, pregiudicato, al quale da pochi giorni erano stati revocati gli arresti domiciliari ottenuti a seguito di un arresto, operato lo scorso mese di novembre, dopo aver aggredito gli stessi Carabinieri per permettere la fuga di un suo nipote che stava per essere arrestato per spaccio di stupefacenti, così come già fece nell’estate del 2015, quando scaraventò dell’acqua bollente sul viso di un altro Carabiniere per evitare l’arresto dello stesso nipote che era evaso dai domiciliari. Ed ancora, insieme a Compierchio, sono ora stati arrestati Savino Patruno, classe ’82, anch’egli pregiudicato cerignolano, già arrestato per reati analoghi, e Bogdan Surman, classe ’65, pregiudicato di origini polacche.
I carabinieri della Stazione di Cerignola, durante un servizio perlustrativo nella zona di via Madonna di Ripalta, in aperta campagna, notando uno strano movimento di furgoni nelle campagne limitrofe all’arteria stradale, avevano allertato i colleghi presenti in caserma, con i quali, giunti immediatamente sul posto, hanno accerchiato l’area riuscendo a fermare i predetti tre pregiudicati mentre erano intenti a smontare una Volkswagen Golf, risultata poi essere provento di un furto perpetrato nella giornata precedente a Bari.
L’auto, ormai quasi completamente a pezzi, è stata sottoposta a sequestro, mentre i tre malfattori, che dovranno rispondere di ricettazione e riciclaggio in concorso, sono stati rinchiusi nel carcere di Foggia.