
È l’1:16 di questa notte, quando in pochi attimi due uomini, col volto travisato, si avvicinano alla saracinesca della gioielleria Bancone, a Cerignola, proprio di fronte alla cattedrale. Il primo distribuisce liquido infiammabile sulla porta principale dell’attività e in un attimo il fuoco avvolge le videocamere mentre i due malviventi guadagnano la fuga. A spegnere le fiamme sono stati gli agenti della polizia, arrivati tempestivamente sul posto dopo l’allerta.
Ancora un atto intimidatorio a Cerignola, dove l’emergenza criminalità la fa da padrona. Ieri mattina la rapina all’istituto di credito MPS – quando due ragazzi hanno fatto irruzione nella banca riuscendo a prelevare appena 360 euro. Qualche ora prima, invece, l’assalto a un furgone sulla SS98 ai danni di un venditore ambulante che faceva rientro con il suo banco alimentare dopo il consueto mercato del mercoledì. E ancora, nelle ultime 72 ore presi di mira con una bomba carta un panificio e una profumeria, questa volta con dei petardi e in orario di apertura al pubblico.
Reazioni
“Nonostante i lodevoli sforzi e l’impegno quotidiano delle Forze dell’Ordine, la città di Cerignola continua a vivere un clima di violenza e intimidazione”. A dichiararlo il coordinatore di Federazione Civica, Leonardo Paparella, dopo l’ennesimo atto intimidatorio ai danni di un commerciante.
“Ormai abbiamo perso il conto di questi atti delinquenziali sui quali esprimiamo la più ferma condanna. Ma noi dobbiamo avere anche la forza di andare oltre la mera denuncia verbale”, afferma Paparella che lancia una proposta operativa: “è indispensabile una riunione urgente del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che auspichiamo il Prefetto convochi a breve. Sulla falsariga di quanto fatto a San Severo abbiamo bisogno della presenza del Ministro Minniti. Di conseguenza, elaboreremo una nostra proposta che consegneremo al sindaco in tempi brevissimi per dare una risposta concreta e rapida all’escalation criminale a Cerignola”.
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