di MICHELE IULA
Investimenti di nuovi gruppi che porteranno soldi freschi per il turismo sul Gargano e infrastrutture per l’Asi ed il porto di Manfredonia. Confindustria Foggia, nel bilancio del 2017, prova a superare l’imbarazzo delle vicende che hanno portato all’arresto del rappresentante degli edili Gerardo Biancofiore con i risultati positivi raggiunti dagli iscritti. L’acquisto del Don Uva da parte di Universo Salute, l’acquisizione della Silac da parte di Parmalat, le due centrali a biomasse di Enterra e Agritre, la ricerca di Bonassisa Lab e lo sviluppo della logistica da parte di Lotras sono certamente i “risultati eccellenti” dell’anno che sta per terminare. Ma c’è molto altro da fare.
“Il primo passo del nostro progetto infrastrutturale verrà segnato martedì 20 con l’apertura del secondo casello – ha spiegato ai giornalisti il presidente Gianni Rotice -, dopo ben dieci anni dalla nostra scelta per cui ringrazio l’ex presidente Eliseo Zanasi. Il prossimo tassello sarà il rilancio del porto di Manfredonia e del potenziamento infrastrutturale retroportuale della zona Asi di Foggia. Per farlo, avremo bisogno di un impegno della politica regionale anche sull’allargamento delle aree Zes (zone economiche speciali). Con il Patto per la Puglia, che sta procedendo ma con lentezza (finora sono partiti i bandi per il dissesto sui Monti Dauni, circa 80 milioni di euro), spingeremo sulla piattaforma logistica e sul treno-tram Foggia-Manfredonia, oltre all’estensione sui 240 ettari dell’area industriale dell’Incoronata. Non bisogna dimenticare che dalla Capitanata passa il 60 per cento della logistica”.
A questi progetti già in cantiere da diverso tempo, si aggiunge la piattaforma presentata in Confindustria nazionale. “Priorità dovrà essere data al miglioramento della viabilità e sicurezza in zona industriale, anche in funzione del porto – continua Rotice -, all’implementazione dei servizi nei distretti (dalla cablatura all’approvvigionamento di acqua), all’opportunità dell’aeroporto ‘Gino Lisa’ come occasione per i nostri operatori di raggiungere agevolmente i mercati internazionali”.
Il turismo avrà un ruolo di rilievo nel 2018. Non è casuale, infatti, l’attivazione di una sezione sul Gargano con gli operatori di Vieste, Peschici e Rodi Garganico. Nelle intenzioni, verrà realizzato un polo unico capace di discutere sulle questioni strategiche, soprattutto alla luce “delle manifestazioni di interesse che stanno arrivando da grossi operatori del settore alberghiero e da società di servizi, in particolare nella nautica e nei trasporti”. L’Unifg continuerà ad essere “un interlocutore privilegiato”, fanno sapere da via Valentini Vista Franco, “soprattutto grazie all’eccellenza del Dare che, seppur in una fase di difficoltà, continua ad essere un perno di sviluppo importante”.
Sull’edilizia – il vero tallone d’Achille degli ultimi anni, anche per via degli effetti nefasti sull’occupazione -, il nuovo delegato Annj Ramundo parla di “continuità” con il predecessore, anche sul tema dell’internazionalizzazione, per via della necessità di trovare nuovi spazi di investimento. Tuttavia, per dare un valore alle missioni all’estero, le imprese della Capitanata dovranno unirsi perché, al momento, singolarmente non hanno una grandezza tale da potergli permettere di affacciarsi all’estero. “Biancofiore ha fatto un lavoro eccellente, non posso prendere le distanze dal suo operato – ha commentato -, continueremo su questa strada puntando a far risollevare un settore che ha sentito la crisi più degli altri”. Nel merito, Rotice ha elogiato l’atteggiamento di Biancofiore: “La nostra fiducia nella magistratura rimane ferma e convinta, ma non si può non sottolineare l’alto senso di responsabilità di chi ha deciso, in poche ore, di autosospendersi dal ruolo che ricopriva fino a quel momento”. Ora da Confindustria chiedono un impegno più incisivo della politica. Proprio alla vigilia dell’arrivo di Michele Emiliano, atteso (per la prima volta) per una visita agli Ospedali Riuniti di Foggia.