Arriva Salvini, allertato sistema di vigilanza. I temi: ius soli e quartiere ferrovia

di ANTONELLA SOCCIO

Cresce la trepidazione per l’arrivo di domani del leader della Lega Matteo Salvini sul territorio foggiano, a Foggia e a Manfredonia, a più di due anni dalla convention del maggio 2015 al Cicolella, dove un gruppo di giovani militanti di sinistra fu anche colpito da provvedimenti giudiziari per il corteo e le azioni dimostrative, organizzate sul Viale XXIV Maggio.

Nel Golfo darà battaglia il Collettivo InApnea, che dopo aver imbrattato con forme di ironia artistica i 6×3, ha diramato sui social una lunga nota, dando appuntamento in Viale dell’Arcangelo/Corso Manfredi per un presidio popolare di contestazione. Il titolo è forte: “Corruzione, odio contro il Sud, complicità con la camorra, rifiuti tossici, razzismo: Salvini è un rifiuto tossico e Manfredonia non lo vuole”. Si vedrà se la città davvero non lo vorrà. Nel capoluogo, l’adesione dei tre consiglieri comunali ha dato dinamicità alla militanza dei salviniani storici e da parte dei cittadini del Quartiere Ferrovia e non solo aumenta la reticenza. Molti preferiscono rimanere silenti sul loro apprezzamento verso Salvini. “Altrimenti ci linciano”, è la battuta alla nostra testata web. Tutto elettorato che la Lega si contende con il Movimento 5 Stelle.

Ordine pubblico

Quanto all’allerta securitaria, il capo della Digos Flavio Buffa a l’Immediato è netto: “Ci saranno sicuramente dei servizi di ordine pubblico, ma non in relazione a specifici ordini di allarme. Sicuramente chi sbaglia sarà chiamato a rispondere, come nel 2015 ci sarà un servizio efficiente, ma non perché saremo di fronte a Matteo Salvini, anche quando c’è stato Matteo Renzi, il servizio è stato tarato in base al grado di allarme”.

Flavio Buffa

Che gradazione di pericolo c’è? “Non c’è un grado di allarme particolarmente elevato. Noi abbiamo i due appuntamenti. Finché lui permarrà sul territorio, avrà un servizio di sicurezza”, ribatte Buffa, anche in relazione alla possibilità che Matteo Salvini, dopo Manfredonia, possa essere accompagnato dai simpatizzanti in un ristorante del Gargano per gustare e scattare selfie collettivi con i prodotti tipici meridionali. Un suo ultimo must social e comunicativo, dopo Castel Volturno.

“Non è l’esposizione ai comizi il problema – continua il dirigente della Digos – ma il profilo di rischio che il personaggio si porta dietro. Salvini ha un servizio, una tutela propria. Ha un servizio personale, laddove si muove ha una sua tutela personale che aumenta in base ai periodi storici”. Dopo la foto col bavaglio la tutela è aumentata? Quanti uomini impegnerete? “Questo non posso dirlo, ma è stato allertato il sistema di vigilanza, che in realtà era già abbastanza robusto”.

I temi

Intanto ieri i tre consiglieri salviniani, Joseph Splendido, Antonio Vigiano e Alfonso Fiore, insieme al coordinatore Silvano Contini e ad altri esponenti della destra come Mimmo Carlucci di Forza Nuova, l’assessore Claudio Amorese e cittadini del comitato Amici del Viale sono stati ospiti in collegamento della trasmissione di Rete4 Quinta Colonna di Paolo Del Debbio. Nei giorni scorsi, proprio Splendido è intervenuto sulla fuga in avanti del sindaco Franco Landella, che in tempi elettorali ha incamerato le istanze salviniane, emanando l’Ordinanza antibivacco, per non farsi sorprendere sui temi della sicurezza, della legalità e de No allo Ius Soli dagli eletti che hanno occupato uno spazio importante nello scacchiere politico.

Splendido ha sollecitato l’amministrazione a proseguire sulla strada intrapresa. “Apprezziamo l’impegno del sindaco Landella. Ora è tempo di accelerare l’ultimazione della fase di studio e di approfondimento finalizzata alle modifiche del regolamento di Polizia Urbana, secondo il Decreto sulle Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città. Per bonificare davvero il Quartiere Ferrovia tutti i vigili urbani devono essere dotati di arma di ordinanza, perché sempre di più rischiano la loro pelle per tutelare la sicurezza dei cittadini. Inoltre la loro presenza va intensificata, con una postazione fissa al Nodo intermodale, o meglio ancora in un gabbiotto visibile e riconoscibile in Piazza Vittorio Veneto. Insieme al pattugliamento, dobbiamo quanto prima attivarci per l’applicazione di tecnologie di gestione remotizzata di sorveglianza ed interventi”, ha evidenziato.