Racket al “Mercato del Venerdì”, arrivano le condanne. Decisiva denuncia commercianti

3 anni e 6 mesi per Massimiliano Russo, 42 anni, 2 anni e 8 mesi a Giuseppe Perdonò, 29 anni (quest’ultimo vicino al clan Moretti). Queste le condanne inflitte dal gup Carlo Protano per le estorsioni al “Mercato del Venerdì” di Foggia. Si è concluso così il processo con rito abbreviato a carico dei due imputati che si sono sempre dichiarati innocenti avvalendosi, però, della facoltà di non rispondere al momento degli interrogatori successivi agli arresti. Perdonò accusato di 4 estorsioni e una tentata estorsione, Russo di una estorsione in concorso con il “compare”. Russo ha incassato la pena maggiore in quanto recidivo. Il processo ha dimostrato la consuetudine dei due a taglieggiare i commercianti del mercato foggiano allo scopo di ottenere denaro “per sostenere i parenti detenuti”, questa la motivazione addotta dagli arrestati stando al racconto delle vittime. I legali difensori chiedevano l’assoluzione sostenendo l’assenza di minacce e incentrando l’attenzione sulle esigue somme di denaro chieste: 5 euro ad ogni ambulante. La richiesta di soldi – secondo gli avvocati degli imputati – non era estorsione ma un “obolo”. Faranno appello. Nel rapporto degli investigatori si faceva notare che la somma era sì molto bassa ma moltiplicata per gli oltre 600 ambulanti avrebbe recato guadagni notevoli.

Due i fattori che emergono da questa inchiesta: il primo la denuncia di un’associazione di categoria e di alcuni commercianti, il secondo la rapidità con la quale si è giunti a sentenza, anche per via del rito abbreviato. Gli arresti risalgono al settembre scorso. Insomma, un’indagine lampo utile a sgominare il sistema messo in atto dai due malviventi. Motivazioni sentenza tra 90 giorni.