Porto di Rodi Garganico verso la svolta. “Torneremo ai fasti di qualche anno fa”

Prime preoccupazioni al porto turistico di Rodi Garganico da parte di alcuni operatori che si sono visti recapitare la bolletta condominiale dei servizi della Marina di Rodi, senza sapere a chi corrispondere quelle somme. Dal primo agosto, come si sa, la società di Fano, la MP Network, è operativa nel Marina di Rodi Garganico. L’insediamento è avvenuto nel periodo di punta della stagione in un porto ereditato dalla fallimentare Cidonio, non certo nelle migliori condizioni. A stagione marittima già avviata la governance, come si illustra nel sito ufficiale dell’azienda, è riuscita a portare presso il Marina 50 imbarcazioni in transito riaprendo il porto di Rodi Garganico a chi vive il mare. Un processo, reso possibile anche grazie all’appoggio dell’Amministrazione comunale, appena eletta la scorsa estate e al ritrovato sindaco Carmine D’Anelli. 

La MP Network può contare su nuovi porti in rete: Marina di Rodi Garganico arricchisce l’offerta di MPN Marinas in Adriatico dove sono già presenti Marina dei Cesari (Fano, Marche) e Marina Sveva (Montenero di Bisaccia in Molise), mentre in Sicilia MPN Marinas accompagnerà la nascita del nuovo porto turistico di Marsala, dalla posa della prima pietra avvenuta in ottobre all’inaugurazione, e alla successiva gestione sul modello di quanto già fatto a Capo d’Orlando, il porto turistico affacciato sulle isole Eolie e inaugurato nel luglio scorso. In Sardegna infine, ha appena aderito al network MPN Marinas Poltu Quatu, il marina nascosto della Costa Smeralda.

La rete della società conta 4mila posti barca. Ma a Rodi molti lamentano la situazione ambigua della gestione. La Giunta Regionale con una delibera proposta dall’assessore al Bilancio e Demanio, Raffaele Piemontese, aveva stanziato le risorse provenienti dall’escussione della polizza fideiussoria della società concessionaria, per il dragaggio del porto di Rodi Garganico. Dalla polizza sono stati riscossi 650mila euro, ma ad oggi solo metà dei lavori sono stati realizzati. Parzialmente avviati l’estate scorsa, i lavori di dragaggio ripartiranno a gennaio. Attualmente però l’amministrazione non firma ancora l’accordo con MP Network. “Stiamo definendo le cose adesso, per proseguire”, ha rimarcato a l’Immediato il referente Stefano Caielli.

I commercianti e i diportisti sanno che la gestione non può essere semplice. “Ci sarà un bando europeo nel 2019. Intanto quelli di Fano sono subentrati ad estate finita, col fondale basso, è da vedere la prossima stagione cosa saranno in grado di mettere su. In questi mesi hanno offerto più o meno gli stessi servizi di Cidonio, anzi qualcosa in meno. La vigilanza è notturna, non c’è vigilanza armata di giorno. I condomini hanno un contratto su area demaniale con Cidonio, non hanno ancora un rapporto con la nuova società. Non c’è un contratto con la nuova gestione. Il subentrante non ha ancora preso pieno possesso, serviva una voltura con i rogiti di Cidonio”, spiega un cittadino informato.

Carmine D’Anelli

Dal suo canto il primo cittadino Carmine D’Anelli è interventista. Ha il piglio risolutore. Ed evidenzia: “Noi non abbiamo nessun problema a rinnovare i contratti e a risolvere le questioni. Stiamo cercando di trovare delle soluzioni, quelli di Mp Network si sono aggiudicati un appalto ahimè di 6 mesi, a Nicola Pinto non gli è bastato creare il dissesto finanziario, ha dovuto fare anche quest’altra magagna. Questa società ha il diritto di esercitare per 6 mesi il contratto, ma ad oggi il porto è ancora insabbiato. In estate si è fatto un lavoro veloce, solo sul pontile bilaterale per le Tremiti, aperto il 16 agosto. Per problemi tecnici, di dragaggio, la società non ha potuto gestire il porto. Il resto dei lavori è rinviato tutto all’inverno. Ora, la società ci ha spiegato di non poter pagare i servizi, senza avere un porto in piena regola”. 6 mesi di concessione costano circa 146mila euro. Perché la società di Fano dovrebbe tirar fuori questi soldi se non ha un porto adeguato? L’amministrazione D’Anelli ha capito tali istanze e ha sottoscritto un accordo con l’Agenzia del Demanio, in modo che la MP Network possa pagare solo le spese correnti. Acqua, luce elettrica e guardiania. Ogni condomino pertanto dovrà pagare tali spese, nonostante alla Mp non abbiano ancora la piena concessione. “A gennaio ripartono i lavori di dragaggio, che dureranno almeno fino a maggio. In primavera la ditta avrà una macchina che cammina, un porto perfettamente funzionante”, assicura D’Anelli.

Ebbene, solo da quella data partiranno i 6 mesi di Mp Network. “Oggi stanno facendo guardiania gratuita, ma i condomini devono pagare queste spese, anche perché il contratto ce l’hanno, è stato sottoscritto il 9 giugno, due giorni prima che si votasse, tra l’altro. La concessione con la società sarà stipulata tra qualche giorno, inizierà ad essere onerosa quando il porto sarà in piena regola, dopo il dragaggio”. Ma che ne pensa il sindaco delle nuove immagini della spiaggia risucchiata dal porto? “Finché c’è gente che perde le elezioni e che denigra chi le ha vinte, ci saranno sempre posizioni artificiose. Ci sono persone che vorrebbero ancora il vecchio scoglio con il tronco, dove andare a pescare. Ma Rodi ritornerà ad essere quello che era nel 2012, quando sono andato via. Ho le spalle robuste”.