Rilancio delle Aree Marine Protette, prove di alleanza sul Gargano

Prove di alleanze questa mattina in Provincia di Foggia tra i sindaci costieri, per dare avvio ad un nuovo organismo per le Aree Marine Protette. Antonio Fentini sindaco delle Isole Tremiti sta raccogliendo le prime adesioni larghe, tra coloro che sentono di non poter più stare imbrigliati nel Parco del Gargano.

Da mesi il primo cittadino tremitese sta rimarcando che dall’ ’89 ad oggi, anno in cui è stata istituita la “Riserva Naturale marina Isole Tremiti”, non è stato fatto nulla. Sono ancora presenti i rifiuti pericolosi della Seconda Guerra Mondiale nell’area marina dell’isola di Pianosa, una discarica di ordigni, che risultò inquinata dalle analisi dell’Ispra.

Tavaglione e Fentini

“Mi sto convincendo ad entrare nell’area marina protetta, pur rimanendo nel Parco del Gargano. Sono convinto che l’area marina protetta debba avere una governance autonoma, che si occupi esclusivamente di tutela del mare, in modo specifico e costante. Tratti della mia costa sono particolarmente pregiato che ha bisogno di attenzioni speciali”, ha detto il sindaco di Peschici Franco Tavaglione, riferendosi a Zaiana. Entrare nell’area marina protetta delle Isole Tremiti sarebbe per alcuni Comuni costieri una novità, ampliarne i confini una opportunità. Una operazione che non va in contrapposizione con la Montagna Sacra e col Gargano interno, secondo Tavaglione. “Ritengo che questa operazione possa dare nuova linfa e nuovo entusiasmo e forze all’area protetta in generale, le due governance potrebbero benissimo tra di loro raccordarsi, con iniziative comuni per la valorizzazione del Gargano”.

Fentini dal suo canto è schietto: “Qualcuno dice che non c’è miglior sordo di chi non vuol sentire, noi stiamo portando avanti una nostra battaglia, decisione. Pensiamo che l’area marina protetta vada gestita in un modo diverso rispetto a come è stata gestita dall’89 ad oggi. Noi non abbiamo raccolto nessun risultato: né di immagine né di turismo né di valorizzazione né di ripopolamento. Quello che era è, anzi un po’ peggio perché si sono creati altri vincoli. Il Comune ha proposto dei progetti, mentre tocca al Parco proporre iniziative. I contributi fino ad oggi sono ritornati indietro, perché non hanno presentato progetto. Sicuramente altri sindaci costieri potranno aderire, c’è stato uno scambio di battute col sindaco di Rodi, ne parlerò col sindaco di Vieste, magari anche con Lesina”.