
Non sono passate inosservate le accuse del consigliere comunale Giuseppe Mainiero sulla capacità di raccolta dei tributi da parte del Comune di Foggia. La replica, repentina, arriva dal dirigente Carlo Dicesare. “Negare l’esistenza di una struttura comunale preposta al servizio di gestione e riscossione dell’IMU e della TASI – spiega il dirigente -, per sminuire il risultato conseguito dall’amministrazione comunale nella graduatoria nazionale del grado di riscossione pubblicata sul quotidiano ‘Il Sole 24 Ore’, rappresenta una evidente mistificazione della realtà dei fatti, non meritevole di alcun commento o replica, in quanto superflui”.
“Relativamente al grado di riscossione della TARI – prosegue – si prenda atto che, per la medesima annualità (2016) presa in considerazione dal quotidiano economico, è pari al 73,84% (previsione: 28.481.633,00 – riscosso: 21.029.399,00), in linea pertanto con i dati relativi a livello nazionale. Si consideri che la previsione di entrata della TARI è costituita dal costo complessivo annuo del servizio distribuito, secondo le disposizioni di cui al D.P.R 27 aprile 1999, n. 158, tra le utenze domestiche e non domestiche presenti nella banca dati dell’Ente alla data di elaborazione delle tariffe. Tenuto conto delle continue variazioni che intervengono nel corso dell’anno (decessi, chiusura attività, fallimenti, immigrazioni, cambi di domicilio, variazioni del numero degli occupanti, riduzioni, esenzioni etc…), spesso non bilanciate da nuovi utenti, è del tutto fisiologico registrare nell’anno di competenza una minore entrata rispetto all’originaria previsione di bilancio”.
“E’ necessario inoltre osservare – chiosa ancora Dicesare – che a differenza dei soggetti passivi IMU e TASI, proprietari di immobili ed in gran parte titolari di reddito, i soggetti passivi TARI soggiacciono al tributo per la sola occupazione di locali a prescindere dalla percezione o meno di qualunque fonte di reddito. Di conseguenza, una parte dei contribuenti TARI, purtroppo privi di reddito o comunque in difficoltà a far fronte, nell’immediato, al pagamento volontario di quanto dovuto, posticipano l’adempimento, anche a mezzo rateizzazione del debito, nelle successive fasi di riscossione coattiva (sollecito, intimazione, ingiunzione di pagamento) poste in essere nel corso delle annualità successive a quella per la quale il tributo è dovuto. In ogni caso – conclude -, al fine di recuperare i tributi non ancora corrisposti, si rende noto che l’amministrazione comunale, di concerto con l’Adriatica Servizi s.r.l., nuova Concessionaria subentrata a Mazal dal 3 agosto 2017, ha posto in essere, ai fini IUC, una intensa attività di lotta all’evasione e recupero coattivo, per complessivi 27.792.570 euro comprensivi di: 3.800 avvisi di accertamento IMU (9.340.742 euro), 2.557 avvisi di accertamento Tarsu, Tares e Tari (4.334.459 euro) e 19.237 ingiunzioni di pagamento ICI/IMU/TARSU (14.117.369 euro)”.