di ROBERTA MISCIOSCIA
Un lavoro a quattro mani e due cuori che battono all’unisono per la stessa squadra del cuore: il Foggia. Nasce così “Stroppa: dalla diffidenza alla differenza”, il libro fresco di stampa di Alberto Mangano e Giovanni Vigilante. Giornalisti di professione, Alberto e Giovanni, il primo un veterano dell’editoria foggiana, l’altro una spalla sicura su cui appoggiarsi e condividere la passione di sempre; i due sono amici di banco allo Zaccheria e compagni di tante trasferte. Hanno lasciato la Serie B poco più di trent’anni fa, per ritrovarla poi, dopo un quinto di secolo, ormai nel pieno della loro maturità, il 23 aprile 2017, a Fondi, in provincia di Latina. Un omaggio alla squadra, alla città, ai tifosi, alla storia del calcio di casa nostra, ma soprattutto un omaggio al condottiero, Giovannino Stroppa, le cui gesta rimarranno per sempre nella memoria del club rossonero.
“E quindi, quale migliore occasione quella di racchiudere la storica impresa in un libro, prima che la demenza senile li colga? – ironizzano i due autori nel retro della copertina.
Un viaggio iniziato nel lontano giugno 2016, quando il Foggia disputava la gara di andata della finale play off a Pisa, ma il sogno qull’anno venne interrotto, distrutto, e così i satanelli ricominciano dalla Lega Pro, ancora una volta. Incassato il colpo, ecco che il desiderio rinasce, con la straordinaria e più volte definita cavalcata del Foggia, nel campionato 2016/2017, attraverso gli occhi e le parole del suo mister, arrivato nella diffidenza generale a Ferragosto, al posto dell’amato e passionale Roberto De Zerbi.
È Stroppa in realtà a fare la differenza, soltanto un anno dopo. “Il titolo del libro è estrapolato proprio da uno striscione apparso nelle ultime giornate dello scorso campionato” – racconta Alberto Mangano durante la presentazione ufficiale di ieri sera presso la sala ricevimenti ‘Villa Reale’.
Sei venuto con la diffidenza hai fatto la differenza, citava lo striscione in curva.
186 pagine, una carrellata di foto in bianco e nero, dall’inizio del campionato alla vittoria della Supercoppa, le parole in conferenza stampa, la cronaca delle singole gare e le immagini spettacolari di una domenica sera, dove in piazza Cavour, all’incirca 40mila persone festeggiavano con i propri beniamini la promozione nel campionato cadetto.
Non manca davvero niente di quella stagione, neanche la profezia del duo comico Pio e Amedeo, al tempio di Kuala Lumpur, in Malesia, durante una puntata di Emigratis 2. Il Foggia e i tifosi foggiani saranno sempre devoti al Dio Shiva. Era solo novembre e il Foggia doveva fare i conti con le agguerrite Lecce, Matera e Juve Stabia.
Poi le sei vittorie consecutive ad inizio campionato, numeri che fanno girare la testa ai grandi commentatori di calcio e che balzano sulle testate nazionali, il Foggia fa il Foggia, e supera ogni record: Stroppa fa più di tutti, più di Zeman, Marino, Caramanno. La svolta, dopo un periodo buio, in quella gara casalinga col Fondi, pessima prestazione, fischi e malumori. I rossoneri intimoriscono la piazza, che non ci sta, non vuole perdere, vuole quel traguardo a tutti i costi. Stroppa non ci pensa due volte, con tutta la rabbia che ha si fa sentire, alza la voce in conferenza stampa e prima della trasferta a Melfi, si sbilancia: “Questa squadra vincerà il campionato”. E lo ripete non una, ma due, tre volte. È solo il tempo poi, a dargli ragione.
“Che onore, è la prima volta che mi dedicano indirettamente un libro – le parole del tecnico rossonero durante l’incontro moderato dal responsabile di comunicazione del club, Lino Zingarelli -. Diciamo che non si parla di me, ma di una stagione fantastica che chiarimente ha centrato l’obiettivo dopo 19 anni di assenza. Finalmente questa città e questa società sono tornate a poter calcare campi importanti. Per me è stata una soddisfazione immensa guidare quella squadra. Chiaramente – aggiunge Stroppa – devo tutto ad una sola persona: Beppe Di Bari (l’ex direttore sportivo, sollevato dall’incarico lo scorso sabato), che mi ha scelto e proposto la panchina già qualche anno prima, ma all’epoca le nostre strade non si incrociarono. Sulla copertina c’è il mio volto, dietro le quinte però c’è stato un grande lavoro, quello dei fratelli Sannella e Curci, del presindente Lucio Fares e dei miei giocatori”.
“Così Stroppa s’è preso il Foggia. Così lo ha condotto e lo guida, dove il Foggia aspettava e sperava di essere da 20 anni. Ha scritto un capitolo importante, forse fondamentale. È entrato nella storia, vendendole certezze e numeri. E di fronte a certe offerte, la storia, non ti rimanda mai indietro…”, si legge nella prefazione firmata dal giornalista Antonio Di Donna. Il libro è acquistabile online sul sito di Mitico Channel, su Amazon e presso le librerie Mondadori e Dante.