
Il gruppo di “Verso il Futuro” di Monte Sant’Angelo contro la trasmissione TV7 di Rai 1. Nel mirino l’approfondimento di venerdì 22 settembre scorso dedicato alla mafia in provincia di Foggia dopo le ultime vicende sanguinarie tra primavera e estate. “Venerdì 22 settembre 2017 – si legge nella nota del gruppo politico – la Rai, all’interno del programma TV7, ha mandato in onda un servizio sulla mafia in Capitanata. Ad un certo punto del programma il giornalista Alessandro Gaeta ha affermato che Monte Sant’Angelo è la città nella quale si elaborano e assumono le decisioni della mafia garganica.
Evidentemente il giornalista – evidenziano – non si è reso conto che siamo molto oltre la fine degli anni Novanta e che il fenomeno mafioso in Capitanata ha subito profonde trasformazioni territoriali e di “leadership”. Ciò non significa che la nostra Città non abbia problemi di criminalità, ma da qui a definirla una sorta di capitale della mafia di Capitanata ce ne corre!
Ma ciò che ci sconcerta di più è il comportamento del sindaco D’Arienzo che, da una parte, contesta la difesa della onorabilità di Monte Sant’Angelo operata dal redattore di Telenorba e, dall’altra, si chiude nel silenzio di fronte alla gravissima affermazione del giornalista Alessandro Gaeta.
Caro sindaco, renditi conto che hai il dovere di difendere l’onore e la storia di questa nostra Città, sede del culto universale dell’Arcangelo Michele, a meno che anche tu non sia convinto che in Monte Sant’Angelo ci sia la regia della mafia di Capitanata.
In quest’ultimo caso hai due alternative: o scendi in campo apertamente al fianco delle forze dell’ordine per combattere la mafia o rassegni le dimissioni da sindaco. “Tertium non datur” (Non c’è per te e per la Giunta altra via d’uscita)”, la conclusione di Verso il Futuro.