Addio al maestro Domenico Norcia, artista e scultore tra i più apprezzati della provincia di Foggia. A darne l’annuncio, il presidente, il consiglio di amministrazione e l’organo di indirizzo della fondazione dei Monti Uniti di Foggia. Anche il sindaco di Foggia Franco Landella ha voluto esprimere il proprio cordoglio: “Oggi la città di Foggia piange la scomparsa di Domenico Norcia, noto ed apprezzato scultore. Pur nativo di Panni, Norcia era foggiano d’adozione sin dagli anni ’70 e rendeva lustro alla nostra città con le sue straordinarie capacità artistiche. Le tantissime committenze di enti e istituzioni pubblici, ma anche di privati, erano gli attestati della diffusa stima di cui godeva. Ma a me piace particolarmente ricordare il suo monumento a Padre Pio che nel 1998 venne adagiato sui fondali del mare delle Isole Tremiti, a cura della Provincia di Foggia, per celebrare il frate di Pietrelcina poi proclamato santo: bellissimo per la indubbia perizia del maestro ma anche per la suggestiva collocazione scelta per ospitarlo. Abbiamo perso un grande protagonista della scultura degli ultimi 40 anni ma, per fortuna, resteranno anche nel nostro territorio tante splendide testimonianze materiali della sua eccellenza artistica. Alla famiglia porgo le più sentite condoglianze a nome dell’intera comunità foggiana, dell’amministrazione comunale e mio personale”.
“Genius loci” l’ultimo successo
Risale al dicembre scorso l’ultimo grande successo del maestro Norcia: negli ultimi giorni del 2016 fu chiamato a partecipare alla mostra “Genius loci”, dove fu inserito tra i cinquanta artisti pugliesi che meglio avevano espresso gli aspetti identitari della nostra regione.
Nel marzo 2016 la Fondazione aveva dedicato allo scultore originario di Panni un’importante mostra antologica organizzata per rendere omaggio ai cinquant’anni di attività, percorsi con originalità e spiccata sensibilità insieme ad un pezzo significativo della vicenda artistica italiana.
Domenico Norcia era nato a Panni (Fg) nel 1939. Aveva frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Bari e quello di Napoli, dove si era diplomato e dove aveva stabilito contatti formativi con personalità di rilievo del mondo artistico e culturale partenopeo, come lo scultore Augusto Perez e il pittore Carmine Adamo.
Abilitato all’insegnamento di materie artistiche, è stato anche docente di “Modellistica” presso l’Istituto Statale d’Arte di Foggia.
Aveva iniziato ad esporre giovanissimo in importanti rassegne, presentando sia dipinti che sculture. Ben presto, tuttavia, sarà principalmente attraverso la scultura che darà forma alla sua creatività, ricevendo immediati consensi. Premiato a Napoli alla Rassegna internazionale “Italia 1961”, presenterà con sempre maggiore frequenza le sue sculture in mostre personali sia in Italia che all’estero, con l’apprezzamento dei maggiori critici, che sottolineano la sua capacità di stilizzare e coniugare figurazione ed astrazione dando “musicalità plastica e vibrazioni al modellato”.
Ai numerosi riconoscimenti (Premio Pontano, Napoli, 1977; Premio Mastro d’oro, Fabriano, 1981; Rassegna Arti Figurative, Caramanico Terme, 1981) seguono importanti commesse pubbliche e private per la realizzazione di monumenti, busti, rilievi, medaglie, tra cui ricordiamo: Monumento ai Caduti, Carapelle (1979), Monumento a S. Francesco Antonio Fasani, Lucera (1982), Ritratto di Donato Menichella, busto in bronzo, Banca d’Italia, Roma (1990), Ritratto di Alberto Beneduce, busto in bronzo, IRI, Roma (1992), Ritratto di Francesco Ricciardi, busto in bronzo, Università degli Studi di Foggia (1993), Monumento a Donato Menichella, Biccari (1994), Monumento a Padre Pio da Pietrelcina, fondali Isole Tremiti (1998), La Libertà in cammino, Provincia di Foggia, Foggia (1999), Monumento a Giovanni Paolo II, Poliambulatorio, S. Giovanni Rotondo (2006).
Delle sue opere, che figurano anche in musei e in numerose collezioni pubbliche e private, si sono occupati, tra gli altri, Franco Solmi, Giuseppe Quenzatti, Anna D’Elia, Leonardo De Luca, Mario Morales, Salvatore Ciccone, Dario Micacchi, Nino D’Antonio, Gaetano Cristino.