La Giunta regionale, riunita oggi, ha designato gli organi amministrativi di Innovapuglia Spa e della società Terme di Santa Cesarea. E’ stato inoltre completato il Cda di Aqp e nominato l’amministratore unico di Arca Sud Salento dopo le dimissioni di Floriana Gallucci, che resterà nel suo incarico fino al termine delle procedure. Il nuovo amministratore unico di Arca Sud Salento è Alberto Chiriacò. Per Innovapuglia è stato designato presidente Fabrizio D’Addario, consiglieri Alessandra Lopez e Francesco Spina.
Per Santa Cesarea è stato designato presidente Francesco Bleve, consiglieri Luca Marasco e Antonia Ferraro.
Per Acquedotto Pugliese – così come richiesto da Confindustria Puglia – il Cda composto da Nicola De Sanctis e Carmela Fiorella è stato integrato con Nicola Canonico.
Su quest’ultima nomina, è scoppiata la bagarre tra i consiglieri regionali. “Dinnanzi alle indiscrezioni di stampa dei giorni scorsi che ipotizzavano la nomina di Nicola Canonico nel Consiglio di Amministrazione di Acquedotto Pugliese, pensavamo si trattasse di un abbaglio di qualche giornalista – ha spiegato Cosimo Borraccino, consigliere regionale di Sinistra Italiana e Presidente della II Commissione Consiliare Affari Generali e Personale -. E invece il governatore Michele Emiliano dimostra ancora una volta che la realtà può superare ogni immaginazione. Mentre in Francia, il neo Presidente francese Emmanuel Macron arriva a nazionalizzare i cantieri navali di Saint Nazaire, determinando un delicato incidente diplomatico con l’Italia, pur di garantire il controllo pubblico in un settore considerato strategico per il suo Paese, qui in Puglia si aprono sempre più le porte verso una probabile privatizzazione del più grande acquedotto d’Europa. A questo proposito siamo molto preoccupati perché la nomina operata oggi dalla Giunta regionale di Nicola Canonico nel CdA di AQP, nulla di personale con l’ex collega consigliere regionale sia chiaro, sembra preludere ad una vera e propria privatizzazione di questo ente fondamentale per la Puglia e i pugliesi.
In un momento così delicato per la vita di AQP, con la scadenza della gestione del Servizio Idrico Integrato fissata al 31 dicembre 2018 e con la grave crisi legata alla siccità che impone alla società detenuta al 100% dalla Regione di svolgere un ruolo sempre più centrale e sempre più strategico, Michele Emiliano invece che operare scelte di altissimo livello, selezionando le eccellenze manageriali nel campo della gestione di acquedotti pubblici, si affida ad un imprenditore privato nel campo dell’edilizia, prestando il fianco anche alle critiche su possibili conflitti di interesse.
E davvero appare inusuale l’esplicito riferimento (nel comunicato stampa che ha ufficializzato questa inopportuna nomina) alla indicazione fornita da Confindustria, quasi che ora le nomine in organismi pubblici siano diventati prerogativa della principale organizzazione datoriale che, come noto, rappresenta un centro di potere e di interessi molto forte.
Davvero la nomina di Nicola Canonico, già componente della segreteria regionale del PD quando a guidare il partito era Michele Emiliano, al pari della informata di nomine compiute oggi, lascia l’amaro in bocca dal momento che per l’ennesima volta (dopo Borzillo, Abbaticchio, Sannicandro, Tammacco e altri) il Presidente della Regione ha pescato nel suo ristretto ‘club di amici, sostenitori e collaboratori’. Non si possono affidare incarichi, che meriterebbero ben altre professionalità, solo sulla base della fedeltà e vicinanza alle sue posizioni, dando chiaramente l’impressione di voler, attraverso queste nomine, fornire ambìti riconoscimenti solo a chi lo sostiene nella sua scalata ad una leadership nazionale del PD.
Si tratta, onestamente, di uno scenario desolante. Sinistra Italiana – conclude – critica questo modo di fare politica e se non ci sarà un cambio repentino di rotta, rifletterà se continuare a sostenere questa maggioranza che di Sinistra ha oramai ben poco”.
Rincarano la dose Damascelli e Marmo: “Benvenuti nella ‘pappatoia’ di Emiliano, ricca di politicanti e arrivisti in cerca di poltrone e strapuntini di potere, pronti ad abbandonare anche le proprie radici per questo, ringraziando un presidente di Regione che fa nomine utili solo al suo consenso senza pensare per un attimo a selezionare il meglio delle intelligenze per rilanciare una Regione che, come conferma oggi lo Svimez, continua a decrescere”. Lo dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia, Domenico Damascelli e Nino Marmo, commentando le ultime nomine dei vertici di InnovaPuglia, Aqp ed altri enti.
“Siamo senza parole – aggiunge – perché c’è un limite a tutto. Ma quel limite è sconosciuto a chi sta calpestando il bene della Puglia per accrescere il suo bagaglio elettorale. Emiliano avrebbe dovuto individuare profili di altissimo spessore nei rispettivi settori e con competenze precise per poter risollevare enti e agenzie strategiche. Invece le sta smantellando selezionando, peraltro, diversi personaggi che fanno valzer continui: da sinistra a destra e da destra a sinistra. Una cozzaglia – conclude Damascelli – degna dell’armata Brancaleone”.