“La Corte dei Conti oggi ha individuato la Puglia come una delle Regioni italiane meglio amministrate, in tutti settori, persino in quelli critici: mi riferisco alla spesa farmaceutica storica che la Puglia aveva come neo, e in cui abbiamo recuperato moltissimo”. Così il governatore Michele Emiliano ha commentato il giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio 2016, secondo cui la Regione “ha rispettato gli equilibri di bilancio, i limiti quantitativi di indebitamento, e ha registrato una contrazione di circa 228 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente dello stock complessivo di debito nonostante l’accensione di due nuovi mutui”.
Il fondo di cassa alla chiusura dell’esercizio 2016 ammonta “a 1.697.505.803 euro, in crescita rispetto al precedente esercizio pari a 1.322.780.386 euro”. L’ammontare spese “impegnate nell’esercizio 2016 assomma a 12.541.671.212 euro ed evidenzia una notevole contrazione degli impegni di spesa” rispetto al 2015 (14.575.578.781 euro)”.
“La Corte dei Conti riconosce la nuova cultura contabile della Regione Puglia – ha commentato il capogruppo dei Popolari, Napoleone Cera -. L’armonizzazione dei sistemi contabili, conseguente ala mutazione della disciplina finanziaria, hanno prodotto risultati superiori al precedente equilibrio di bilancio. Non è un virtuosismo contabile, ma una solida realtà, visto che la magistratura contabile, nel suo “giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio 2016”, promuove gli sforzi economici della Puglia, dando l’imprimatur a un bilancio che non registra squilibri tra entrate e spese.
Un riconoscimento importante per la maggioranza di centrosinistra che sostiene il governo Emiliano, che premia gli sforzi fatti, che sono costati fatica e decisioni spesso anche impopolari, come nel campo sanitario, dove però si registrano significativi risultati di buona finanza: contenimento dei costi e abbattimento dei tempi di attesa dei pagamenti. Anche se la spesa farmaceutica, pur in presenza di processi di razionalizzazione, non ha ancora sortito gli effetti sperati, tali da invertire in modo deciso la rotta della contrazione dei costi.
La nuova cultura contabile si palesa non solo nel contenimento della spesa complessiva, con l’aumento del fondo di cassa e la riduzione dell’indebitamento, nonostante l’accensione di nuove posizioni debitorie, ma anche nella riduzione dei costi del personale, che rappresenta il dato più basso degli ultimi cinque anni, pur lasciando in sospeso la situazione del ricollocamento del personale proveniente dalle Province.
Altro significativo dato riguarda le società partecipate. InnovaPuglia, Puglia Sviluppo, Acquedotto Pugliese, Puglia Valore Immobiliare, e Aeroporti di Puglia, ritenute strategiche per gli obiettivi di programma governativo. Certo nel settore restano ancora situazioni “critiche” da definire e risolvere, ma il giudizio dei magistrati contabili è anche qui positivo e in linea con il rispetto dei parametri finanziari previsti dal legislatore”.