Atto conclusivo, il prossimo 29 giugno, per “Sportiva…mente”, il torneo di calcio e integrazione organizzato presso la Casa Circondariale di Foggia dal docente del Cpia 1 e assistente volontario Luigi Talienti.
“Ormai organizziamo il torneo da qualche anno e l’adesione dei detenuti è sempre alta e ricca di entusiasmo. Nel corso delle settimane si sono sfidate numerose squadre e per tale sforzo organizzativo voglio ringraziare la Direzione della Casa Circondariale di Foggia, l’Area Trattamentale, gli agenti di Polizia Penitenziaria e tutti i volontari operanti all’interno dell’Istituto di Pena, con un occhio particolare al CSV Foggia, che spesso li e ci accompagna nella promozione delle attività. Un plauso va all’ACSI di Foggia e al suo Presidente, Giuseppe Chiappinelli per lo spirito di abnegazione nel mettere a disposizione l’intero comparto arbitrale. Attraverso lo sport – sottolinea Talienti – si affermano i valori fondanti del senso civico, del rispetto del prossimo e del valore della regola. Tali iniziative sono pensate con l’obiettivo di dare un’opportunità di inclusione alla popolazione detenuta, che deve essere considerata parte integrante della comunità civile: solo così si concede una effettiva seconda possibilità ai ristretti e alle loro famiglie che, indirettamente, espiano una pena dura, quella determinata dalla lontananza dai propri cari. Attraverso lo sport si affermano i valori della solidarietà umana e della risocializzazione, nel rispetto del principio normativo statuito dall’art. 27 della Costituzione. Lo sport ha una innata ed incontrovertibile forza integrativa, utile ad attivare concretamente percorsi riabilitativi e risocializzanti per i soggetti reclusi”.
Alla realizzazione del torneo hanno contribuito anche il Cpia 1 Foggia, il Consiglio dell’Ordine forense di Foggia, il cappellano Fra’ Eduardo Giglia, la squadra dei ragazzi di Via Marinaccio, gli assistenti volontari dell’Istituto Penitenziario e gli storici volontari dell’Ass. Genoveffa de Troia.
“Il carcere di Foggia – sottolinea il Presidente del CSV Foggia, Aldo Bruno – è sempre molto attento e disponibile con il mondo del volontariato. Queste occasioni, così come le attività culturali e le presentazioni di libri in carcere, possono creare un collegamento fra l’Istituto Penitenziario e la città. Il volontariato penitenziario vuole essere quel filo che accompagna il reinserimento della persona dalla reclusione alla libertà, un ponte solidale tra le due città, quella libera e quella imprigionata che il mondo dell’associazionismo, da qualche anno, sta costruendo con grande generosità, un mattone dopo l’altro”.
“Sportiva..mente 2017” ha visto anche la partecipazione del Foggia Calcio, che il 29 maggio scorso ha festeggiato in carcere la promozione in serie B e, in alcune occasioni, il coinvolgimento delle famiglie delle persone ristrette.
“A dicembre e marzo scorso – conclude Talienti – i detenuti con e senza figli sono scesi in campo, per giocare e sorridere oltre le barriere fisiche ed emotive. Abbiamo pensato a queste importanti occasioni per dare voce e visibilità ai bambini che hanno un genitore recluso, per sensibilizzare istituzioni, sistema carcerario, media e opinione pubblica affinché non vengano emarginati solo perché figli di detenuti. Sugli spalti, a tifare per i propri papà, mariti e figli, c’erano le famiglie”. Intanto, i volontari sono già all’opera per organizzare un nuovo torneo per l’autunno.