Una distilleria clandestina nei reparti detentivi interni del carcere di Foggia. La scoperta della polizia penitenziaria che ha sequestrato sei litri di distillato alcolico già imbottigliato e di un composto in fase di fermentazione. Lo riporta una nota del segretario nazionale della Fs-Cosp, Domenico Mastrulli. “La produzione clandestina di alcolici e sostanze alcoliche è un fenomeno ormai ricorrente nel penitenziario dauno per eludere il divieto di vendita e consumo di alcolici imposto dopo i disordini che nel marzo 2020 portarono, tra l’altro, all’evasione di 72 detenuti e a danni nel penitenziario per circa 600mila euro. Un fatto, quest’ultimo, per il quale sono stati appena notificati 82 avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti soggetti cui la Procura della Repubblica, a conclusione di una complessa attività di indagine, protrattasi per 18 mesi, contesta i gravi reati di devastazione e saccheggio, sequestro di persona, resistenza, oltraggio e furto”.