Sono passate solo poche settimane dalla conferenza stampa per la presentazione del nuovo impianto di compostaggio della Sagedil a San Severo. In quella occasione, il sindaco (e presidente della Provincia di Foggia), Francesco Miglio, aveva lodato la bontà dell’investimento da 40 milioni di euro. Oggi arriva l’intervento della Regione Puglia che fissa i paletti, decidendo per la gestione pubblica della partita.
“Con riferimento all’impianto di compostaggio che dovrebbe realizzarsi a San Severo per iniziativa di una società privata – spiegano da Bari -, la Regione Puglia intende specificare che il suddetto progetto, sottoposto ad iter autorizzativo provinciale, non rientra nel vigente piano regionale dei rifiuti. Il piano, attualmente in fase di riscrittura ad opera del dipartimento Ambiente e dell’Agenzia regionale rifiuti, prevede in agro di San Severo un impianto di compostaggio pubblico con capacità di trattamento di 25000 tonnellate annue di frazione organica. Le linee guida di revisione del piano recepite nel documento preliminare approvato dalla Giunta regionale qualche giorno fa, indicano chiaramente che l’impiantistica dovrà avere, preferibilmente natura pubblica e l’individuazione dei siti dove collocare gli impianti dovrà, necessariamente, prevedere un processo di condivisione con il territorio. La realizzazione degli impianti che consentano la chiusura del ciclo dei rifiuti – concludono – costituisce un passaggio fondamentale per raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata previsti dalla normativa nazionale e comunitaria. Le scelte impiantistiche private non condivise con la Regione e con la neonata agenzia non faranno mai parte del nuovo piano regionale dei rifiuti”.