“Il 23 aprile – evidenziano le associazioni comitato europeo difesa animali, Gaia Animali & Ambiente, Notiziario Animalista, Volontari Protezioni Animali e WWF Foggia -, come ogni anno, si è tenuta la corsa dei buoi a Chieuti”. I filmati raccolti ogni anno, e disponibili sul canale Youtube https://www.youtube.com/user/corsabuoi, l’hanno fatta diventare “simbolo della crudeltà inflitta agli animali, con pungoli, macchiati del loro sangue, utilizzati per far correre i buoi adatti ad andatura assai più lenta. La magistratura ha riconosciuto in passato l’esistenza di maltrattamenti ma non è riuscita mai a trovare i colpevoli, in una vicenda tutta italiana. È ancora in corso un procedimento penale”.
“La crescente sensibilità sociale verso la sofferenza anche non umana rende sempre più impopolari questi residuati arcaici – commentano le associazioni animaliste -. Il mancato intervento della Chiesa è purtroppo uno dei motivi della prosecuzione di questa corsa. Ci sarà una campagna per un appello da rivolgere sia a papa Francesco sia al nuovo vescovo mons. Cecchinato. Non è questo certamente il modo di onorare i santi. San Francesco, patrono degli animali, avrebbe condannato senza appello una simile corsa, in cui il maltrattamento degli animali è stato in passato riscontrato chiaramente. L’appello delle associazioni rivolto alla Chiesa è di non sostenere anche indirettamente queste manifestazioni in quanto inaccettabili in una società che vede affermarsi sempre più la giusta attenzione per tutte le forme viventi, in quanto manifestazioni del Creato, degne di rispetto e non oggetti da utilizzare per crudele divertimento”.
“Le associazioni si rivolgeranno anche al presidente della Regione – concludono – e agli enti preposti alla tutela degli animali e al rispetto della normativa contro i maltrattamenti affinché vengano effettuati i necessari controlli prima, durante e dopo la corsa e siano individuati i colpevoli di eventuali trasgressioni”.