Cambia la linea dei sindacati sulla Sanitaservice. Dopo la Uil, anche l’Usppi (finora critica sulle internalizzazioni) si schiera accanto all’amministratore unico della società foggiana, Antonio Di Biase. “Siamo stati sempre critici – spiega il coordinatore Massimiliano Di Fonso -, ma siamo consapevoli che Di Biase ha ideato questa società che poi si è estesa in tutta la Puglia creando cinquemila posti di lavoro veri, sottratti alle cooperative”.
“Riteniamo quindi – continua – che non ci possa essere discontinuità in Sanitaservice perché se salta Di Biase siamo certi possa saltare la società in house, con lo spettro del ritorno alle cooperative.
Abbiamo preso atto del bando e della complessità della società al servizio della Asl, che a Foggia deve gestire novecento dipendenti con il servizio di 118, il più articolato della regione, con una organizzazione che può essere gestita solo da chi è esperto in materia. Per di più – prosegue -, se l’amministratore dovesse vincere il ricorso contro l’Agenzia delle entrate in merito all’Iva, con risparmio per le casse dell’Asl Fg di 5 milioni di euro e di 30 milioni per la Regione Puglia, si arriverebbe ad una consulenza gratuita fatta da un amministratore di provincia, rispetto ai mega consulenti pagati dalla Regione e dalla Asl Foggia, oltre a docenti universitari che tanto si sono spesi per redigere libri sulle ragioni delle società partecipate. Pertanto siamo certi – conclude – che non ci può essere Sanitaservice senza Di Biase, anche perché è l’unico titolato a poter amministrare e gestire un’azienda che ha ragion di esistere solo grazie alla visione luminare in materia di lavoro e di consulenza fiscale.Le ragioni ed i risultati non possono che confermare Di Biase”.