
La terra come riscatto sociale per 11 ragazzi con disabilita psichica. I risultati del progetto “Ortocircuito”, presentato oggi nella sala conferenze della Masseria Antonia De Vargas, sono incoraggianti. Al punto da esser preso come modello dall’Asl di Foggia che, assieme alla Prefettura, ha creduto sin dal primo momento all’efficacia dei percorsi attivati finora. “Tutte le attività sono all’aperto – ha raccontato il coordinatore, Giuseppe Papa -, già solo quest’elemento, la semplice visione del verde, può apportare benefici. La terra, però, aiuta anche a saper attendere, stimola la creatività e riduce lo stress. Con la potatura, l’irrigazione e il raccolto, abbiamo dato un percorso importante per accrescere l’autostima dei ragazzi. Per di più, a pranzo utilizziamo i frutti della terra e gli ospiti portano a casa i prodotti”.
Una sorta di chilometro zero, insomma, che presto verrà commercializzato in una piccola rete di vendita. Il modello è già stato promosso dal prefetto, Luisa Latella, che ha sottolineato la necessità di recuperare la “funzione sociale dell’agricoltura” e dal direttore del dipartimento di Salute mentale, Antonello Bellomo: “Qui c’è un’università che funziona – ha spiegato il docente -, bisogna utilizzarla. Il futuro è nella riabilitazione. Negli studi internazionali si parla ormai pochissimo di uso di farmaci. La condizione sociale incide fortemente sulle disabilità psichiche e lo stigma interiorizzato pesa di più dello stigma sociale. Ma sta aumentando il disagio sociale. Ciò che è accaduto nei giorni scorsi nel ghetto di Rignano è uno dei segnali d’allarme per comprendere quale sarà il disagio futuro…”.
Orto-terapia, pet therapy in fattoria, laboratori artistici (musicali, teatrali, espressivi) e laboratori di cucina sono le altre attività che sono state avviate. L’iniziativa, complessivamente, è in grado di riguardare ben 60 persone affette da disagio psichico, senza escludere dal sostegno anche le reti famigliari, coinvolte attraverso un capillare servizio di tutoring a domicilio volto a eliminare ogni forma di isolamento. L’importanza di percorsi del genere è stata evidenziata dalla madre novantenne di un ragazzo con problemi psichici, che ha implorato il direttore generale dell’Asl di Foggia di non essere abbandonata: “Mio figlio è un genio, ma è stato sfortunato nella vita – ha detto in lacrime dinanzi alla platea -, ha bisogno di aiuto. Non dovete abbandonarci!”. Il grido di dolore è stato raccolto da Vito Piazzolla il quale ha già annunciato di voler rispondere adeguatamente alle esigenze del servizio con nuove assunzioni: “Ci siamo già mossi chiedendo tutti gli psichiatri di cui quest’azienda ha bisogno – ha concluso -, prenderemo dalla graduatoria di Bari chiunque sia disponibile a venire a Foggia”.