Potrebbe presto comparire davanti ai giudici la testimone di giustizia Sabrina Campaniello, donna che sta avendo un ruolo importante nelle inchieste contro la mafia foggiana. La DDA vuole sentirla nell’ambito del processo “Corona” per il quale quattro foggiani sono accusati di estorsioni, armi, ricettazione e riciclaggio col metodo mafioso. È solo una costola del procedimento che in passato ha già visto volare un buon numero di condanne. Alla sbarra Massimiliano Cassitti, Alessandro Lanza, Michele Carella e Pompeo Brattoli. I giudici dell’Antimafia potrebbero ascoltarla ma l’ultima parola spetterà al tribunale. La donna, intanto, è costretta a vivere in una località segreta dall’estate 2014 quando lei stessa chiese protezione. Ex moglie di Emiliano Francavilla, tra i boss della batteria Sinesi-Francavilla, condannato a 10 anni proprio in “Corona” (rito abbreviato) poichè ritenuto al vertice del sistema estorsivo. Cruciale il ruolo della Campaniello, già utile alle indagini con la deposizione dell’ottobre 2015 quando in videoconferenza fu ascoltata durante il processo a Francavilla e soci, rivelando i traffici di droga, gli omicidi e le estorsioni. Il boss 37enne e altri 7 foggiani furono tutti condannati in primo grado a complessivi 51 anni e 10 mesi.
Ma della Campaniello l’Immediato se n’è occupato spesso in passato. Soprattutto quando la donna rese importanti dichiarazioni in merito al blitz “Rodolfo”, operazione della polizia che portò all’arresto di alcuni boss della Società, compreso l’ex marito. Nelle carte dell’ordinanza, 280 pagine di ricostruzioni e intercettazioni, spuntarono numerose chiacchierate tra Franco Curcelli, titolare della Cereal Sud srl, azienda stritolata dalle estorsioni e le sue dipendenti Assunta Giampietro detta Claudia e Anna Del Mastro. Durante una conversazione in auto, la Giampietro commentò le ultime vicende riguardanti Sabrina Campaniello: “Questa qua sta esagerando sta femmina… questa… questa la uccidono perchè le cose che sta facendo sono assurde e questa è una cosa inverosimile”. Del Mastro: “Le femmine l’hanno disconosciuta la mamma e se ne stanno con Dina (Leonarda Francavilla detta “la ciotta”, sorella di Emiliano e moglie di Mario Lanza, ingaggiata dalla Cereal senza aver mai lavorato)”.
“Sabrina è sparita – disse la Del Mastro -, stava lavorando al negozio qui vicino al bar Maricangela, è andata il giovedì e ha detto: ‘io mi devo licenziare’. Lunedì mattina è andata a firmare e da quel giorno è sparita. Dina dice che la stanno scrivendo… mandando messaggi… telefonando…” “Ma il telefono è acceso?” “No”.
La Campaniello mollò tutto e ora collabora con la giustizia. E infatti nell’ambito di “Rodolfo”, la donna è stata ascoltata dagli inquirenti, proprio in merito all’ingaggio sospetto di Leonarda Francavilla.
Parla Sabrina Campaniello, collaboratrice di giustizia
Domande degli inquirenti, risposte della donna.
Domanda: Sarebbe in grado di riferire se Dina Francavilla, sorella di Emiliano, si recasse regolarmente sul posto di lavoro?
Risposta: La signora Francavilla Dina non si è recata presso il luogo di lavoro per lavorare. La stessa si è recata a lavorare soltanto per i primi due mesi dalla data di assunzione e poi non si è mai più recata. Comunque la signora Francavilla Dina viene regolarmente retribuita.
Domanda: Lei ha riferito che la signora Francavilla Dina si è recata a lavorare soltanto per i primi due mesi. Può riferire quando è stata assunta la signora e quando si è recata a lavorare?
Risposta: È stata assunta ad aprile 2008 e si è recata a lavoro solo nei mesi di aprile e maggio. Nei successivi mesi pur essendo assunta non si è più recata a lavorare ma percepisce comunque la retribuzione. La signora Francavilla non si è più recata a lavorare perchè suo marito, Mario Lanza, dopo aver parlato con Franco (l’imprenditore Franco Curcelli, ndr) è riuscito a non far andare la moglie a lavorare ma a farle comunque percepire lo stipendio.
Domanda: Come ha appreso della circostanza che Mario Lanza ha parlato con Franco?
Risposta: Mi trovavo a casa dove abitavo con Emiliano (il boss Francavilla, ndr), in campagna. In quella circostanza erano presenti davanti alla mia veranda Mario Lanza, Franco Curcelli e il mio ex marito. Ho sentito Mario che diceva a Franco che sua moglie non sarebbe più andata a lavorare e che avrebbe comunque continuato a percepire lo stipendio. tale circostanza mi è stata confermata dal mio ex marito quando è rientrato in casa, al termine della conversazione.
Durante l’interrogatorio di Curcelli, l’imprenditore dichiarò di aver corrisposto circa 1100 euro mensili (più assegni familiari e altre indennità) alla Francavilla per complessivi 36mila euro nell’arco di tre anni. “È stata assunta perchè avevamo bisogno di una segretaria in ufficio e si reca quotidianamente al lavoro”. Dichiarazioni confermate da Anna Del Mastro: “La signora lavora nel mio ufficio. So anche che prima era addetta alle pulizie allo stabilimento Barilla”. Ma da accertamenti della Finanza non risulta alcun accesso allo stabilimento della pasta da parte della sorella del boss. Le parole della Campaniello e le indagini degli inquirenti, nell’ambito dell’operazione Rodolfo, hanno svelato le false informazioni rese da Curcelli e Del Mastro agli inquirenti. Leonarda Francavilla non ha mai lavorato alla Cereal Sud, percependo comunque lo stipendio.