Sul futuro del Parco del Gargano interviene anche il WWF. In ballo la poltrona di presidente al momento nella mani di Stefano Pecorella. Tre i nomi proposti dall’associazione ambientalista, diversi da quelli presentati nei giorni scorsi dai sindaci del territorio. “Nel mese di gennaio – scrivono dal WWF – le principali associazioni ambientaliste hanno sottoscritto il documento “Una rinnovata visione per il Parco Nazionale del Gargano”, che, insieme ad una analisi sui principali punti critici della gestione dell’Ente, propone una piattaforma di confronto con le comunità ampie che vivono che e visitano il Gargano. Con tale piattaforma condurremo il nostro impegno verso una corretta gestione delle politiche ambientali e delle attività sostenibili nell’area protetta. Su tale piattaforma ci confronteremo con la nuova presidenza dell’Ente e con il Consiglio direttivo.
In tutte queste settimane, inoltre, abbiamo guardato con estremo interesse e attenzione al fermento suscitato da “Un Manifesto per il Parco Nazionale del Gargano”, con il quale una giovane generazione fa appello ai cittadini attivi e alla Comunità dei sindaci, chiedendo loro di dare un segnale di svolta e di discontinuità nella guida e nelle politiche del Parco. Credono che il Parco possa creare occasioni per restare e fermare l’emorragia di giovani che abbandonano il Gargano; chiedono che questo avvenga attraverso coerenti azioni di TUTELA propedeutiche alla valorizzazione del patrimonio di risorse ambientali. Stessi contenuti si ritrovano nei documenti prodotti da forze politiche locali”.
E ancora: “Viceversa il documento dei sindaci del Gargano sul futuro del Parco è ancora inadeguato a rappresentare il fermento e le aspettative che si sono manifestate nella società civile intorno ad una nuova visione per l’area protetta. Ancora permangono spezzoni di una cultura di opposizione al Parco, visione fortunatamente superata dal dibattito in corso, oltre che dai fatti, visto e considerato che il patrimonio naturalistico e paesaggistico del Gargano è unanimemente riconosciuto come la prima fonte dello sviluppo locale. Ricordiamo che è solo grazie alle tutele delle aree naturali protette che siamo riusciti a fermare i diversi tentativi di aggressione al Gargano che avrebbero compromesso la sua stessa vocazione turistica: mega deposito Energas GPL, trivellazioni nel paradiso delle Tremiti, cementificazione Baia di Calenella, ecc. ecc.
Alla tutela, siamo convinti, concorre la gestione legale delle risorse da parte delle Istituzioni (a partire dalla trasparenza degli atti), delle imprese e dei cittadini. Tra questi soggetti deve essere forte il patto di contrasto all’illegalità in tutte le forme in cui la stessa si manifesta, comune e mafiosa. In questo senso è certamente positivo il riferimento alla legalità e al contrasto della criminalità organizzata contenuto nel documento dei sindaci. Anche per questo occorre più che mai un’amministrazione dell’Ente Parco capace di elaborare, adottare e attuare gli strumenti pianificatori (tra tutti il Piano del Parco) per dare certezza di diritti e doveri ai cittadini e al sistema economico.
In tutto questo anche i sindaci hanno diretta responsabilità in quanto primi gestori del territorio e a loro chiediamo la valorizzazione di tutte le istanze partecipative e una loro maggiore attenzione alle politiche ambientali: trasformazione e consumo del suolo, mobilità urbana ed extraurbana, beni storici, architettonici e culturali, rifiuti, gestione della risorsa idrica, ecc
Il Parco ha bisogno di essere protagonista di una fase di forte rilancio del Gargano e per questo deve poter contare su scelte strategiche innovative, nonché su una presidenza capace di interpretare tale rinnovamento. Il Parco e il Gargano hanno bisogno di un presidente autorevole e indipendente.
Il Ministro dell’Ambiente, nella procedura d’intesa con il Presidente della Regione Puglia, deve offrire a questa forte e consapevole domanda di cambiamento una risposta adeguata. Risposta che, purtroppo, ancora non si trova nei curricula dei candidati proposti dai Sindaci.
Riteniamo pertanto opportuno e necessario proporre i profili di tre personalità che, con le loro competenze, la loro storia e la loro indipendenza, possano rappresentare l’elemento di sintesi delle energie propositive presenti nel territorio. Tre persone, differenti per biografia ed estrazione culturale, che condividono il forte senso di responsabilità per il destino dell’area protetta e curriculum adeguati al compito di qualificare la presidenza del Parco”.
Si tratta di:
GIANFRANCO PAZIENZA, ambientalista, ricercatore e animatore dello sviluppo locale.
ANTONIO SALVATORE TROMBETTA, segretario provinciale di CNA e componente della giunta della camera di commercio di Foggia, già sindaco di Lesina e vice presidente del Parco Nazionale del Gargano.
NICO PALATELLA, capo delegazione provinciale del Fondo Ambiente Italiano.