C’è il piano delle assunzioni del prossimo triennio agli Ospedali Riuniti di Foggia. Con una delibera del 16 giugno scorso, l’azienda di viale Pinto ha determinato il fabbisogno occupazionale fino al 2018. La nuova dotazione organica considera le necessità sia nei ruoli dirigenziali, sia nel comparto. La disponibilità economica per concludere le nuove assunzioni già autorizzate nel 2015 è di 11 milioni di euro. Se si considerano gli adeguamenti contrattuali, calcolati in 18 milioni di euro, la spesa complessiva per il personale salirà da poco più di 113 milioni a 131 milioni di euro. Il documento è particolarmente rilevante perché obbligatorio per legge ed è propedeutico a qualsiasi assunzione. La Regione Puglia, dunque, in linea di principio non potrebbe dar luogo a deroghe senza la deliberazione delle singole aziende del sistema sanitario regionale. Il direttore amministrativo Michele Ametta, storico capo del personale agli OO.RR., ha spinto fortemente per adeguare il policlinico alle norme ed evitare un paradosso: assumere in deroga (seppur a tempo determinato) senza aver pianificato la dotazione organica. L’obiettivo, ora, è quello di “traghettare” l’azienda, sperando che alla fine di questo ciclo triennale la Puglia possa uscire dal piano “lacrime e sangue” che ormai dura da troppo tempo.
Medici, infermieri e Oss
Ci sarà posto per coadiutori amministrativi, per gran parte riservati alle categorie protette. Per dirigenti medici. Ma la partita più importate è quella del personale infermieristico e degli operatori socio sanitari. Nel documento sottoscritto dal management (il dg Antonio Pedota, il direttore sanitario Laura Moffa e Ametta), c’è la griglia delle caselle da occupare per ogni singola struttura o disciplina. Ecco il dettaglio del fabbisogno principale nella dirigenza: Gastroenterologia (5 direttori medici), Ginecologia ed Ostetricia (6), Neuropsichiatria infantile (1), Chirurgia vascolare (8), Malattie apparato respiratorio (1), amministrativi (6), Struttura legale (1), biologi (3), chimici (1), Farmacia ospedaliera (2), Fisica sanitaria (2), Area tecnica (1), Ingegneria clinica (1), Cardiochirurgia (7), Cardiologia (2), Chirurgia plastica (1), Medicina e chirurgia accettazione e urgenza (6), Medicina interna (2), Neurologia (2), Odontoiatria (2), Oncologia (2), Chirurgia generale (2), Chirurgia pediatrica (1), Anestesia e rianimazione (12), Ortopedia-Traumatologia (5) e Radiodiagnostica (6). Se si aggiungono le altre discipline si arriva a 106 nuove unità.
Nel comparto, invece, serviranno ben 146 operatori sociosanitari ed 89 infermieri. Sono queste le due aree dove l’azienda – considerando l’emergenza ormai consolidata già dai tempi del vecchio dg Tommaso Moretti – è intervenuta. Un altro punto importante di intervento riguarda la copertura di 12 posti per tecnici sanitari di radiologia medica. Complessivamente, bisognerà lavorare su 217 posti vacanti. A questi, bisognerà infine aggiungere 11 posti riservati al personale universitario addetto all’assistenza.