“La responsabilità penale è personale, quindi gli avvisi di garanzia non si ereditano”. A dichiararlo in una nota, il capogruppo Pd in consiglio comunale Alfonso De Pellegrino. “In ogni caso è il sindaco – spiega -, non altri, che ha scelto e deciso di agire o non agire. Franco Landella ha compiuto atti di dubbia legittimità amministrativa e di dubbia legalità; o in alcuni casi non ha compiuto gli atti che avrebbe dovuto per scongiurare danni al Comune e alla città. E’ così per AIPA. E’ così per la discarica. E’ così per i lavori non eseguiti al tribunale. E’ così per la presunta omissione di controllo interno sui servizi Annona e Protezione civile.
Una per nulla invidiabile collezione di avvisi di garanzia: tre in meno di due anni di governo su temi strategici della gestione amministrativa che, ferma restando la presunzione d’innocenza, sono quantomeno indicatori della confusione politico-amministrativa che regna ormai sovrana a Palazzo di Città”. Prima di proseguire: “Ancora una volta l’intervento della magistratura ha supplito alle carenze politico-amministrative strutturali del sindaco, della Giunta e della maggioranza consiliare di centrodestra. Le responsabilità politiche rispetto al malgoverno della città sono in costante crescita, per quantità e qualità. Continuare a richiamare quelle del centrosinistra non ha più senso: il sindaco, la Giunta e la maggioranza di centrodestra hanno avuto tempo e modo di porre rimedio agli errori, se ce ne sono stati, e non lo hanno fatto; o lo hanno fatto male, ma tanto male da rendere fondato l’avvio di diverse inchieste giudiziarie. Il sindaco si dice sereno – conclude -. Peccato che i cittadini foggiani non abbiano la stessa serenità proclamata da Landella. Il tempo delle scuse è finito. Per il sindaco Landella è arrivato il tempo della responsabilità”.