La Polizia di Stato questa notte ha dato esecuzione a una misura cautelare, disposta dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Trani, su richiesta della Procura della Repubblica della stessa città, nei confronti di un gruppo di presunti rapinatori cerignolani indagati per cinque rapine in aree di servizio, esercizi commerciali e uffici postali tra Canosa e Cerignola. All’operazione ha partecipato il personale del Compartimento Polizia Stradale Puglia, della Sezione Polizia Stradale di Foggia e della Sottosezione Polizia Autostradale di Bari. “Sciacalli”, sono stati definiti dagli inquirenti, che hanno quindi scelto l’aggettivo per dare nome all’operazione. Si tratta di Michele Gadaleta, 40 anni, Giuseppe Americo, 24, Teodato Gallo, 22, e i fratelli Salvatore e Giuseppe Sciancalepore, rispettivamente di 25 e 21 anni.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore tranese Silvia Curione, sono partite il 21 settembre dopo una seconda rapina nell’area di servizio Canne sud, all’altezza di Canosa di Puglia, dopo quelle già commesse a luglio ed agosto ai danni di distributori di carburanti sulle autostrade A14 e A16. Nello stesso giorno furono effettuati colpi anche in una tabaccheria di Cerignola e ad Euronics. Il bottino, è stato accertato, variava da poche centinaia a 2mila euro: per accaparrarselo, i rapinatori non esitavano a ricorrere a modi violenti, con i volti coperti da passamontagna, armati di coltelli, mazze e pistole.
Nel corso dell’attività investigativa sono state sventate altre rapine in fase di preparazione. “La criminalità cerignolana sconfina in altri territori – hanno spiegato gli investigatori – e noi cerchiamo di tenere alta la guardia. Importante è seguire ogni traccia, anche uno scontrino perduto durante una rapina in una stazione di servizio”. Fra i reati contestati ci sono anche la detenzione e il porto abusivo di arma da fuoco.