“Riparte il futuro” e “Miseria ladra” sono concetti chiave per il rilancio della società italiana, ma sono, soprattutto, le due campagne di sensibilizzazione promosse e sostenute da Libera, l’associazione nazionale contro tutte le mafie fondata da don Luigi Ciotti.
Questi due spunti sono stati occasione e motore dell’incontro realizzato lo scorso weekend grazie all’associazione Capitanata Futura, che ha invitato nella sede di via Rovelli, Daniela Marcone (vicepresidente nazionale di Libera) e Sasy Spinelli (del coordinamento provinciale di Libera Puglia) a dibattere di legalità, tema principe per lo sviluppo di Foggia e della Capitanata tutta.
Il ricordo delle battaglie di Francesco Marcone, padre di Daniela ed ex-direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia ucciso (senza che siano ancora state accertate le responsabilità della sua morte) perché denunciò a viso aperto la corruzione nonché le lunghe e oscure ombre della politica che andavano distendendosi a macchia d’olio nella pubblica amministrazione, all’interno dell’ufficio territoriale di cui era a capo.
“Riparte il futuro”, ha spiegato la vicepresidente di Libera, con oltre già 1milione e 200mila firme in rete, chiede per esempio ai politici candidati di mettere in rete la propria condizione reddituale e patrimoniale, l’eventuale presenza di conflitti d’interesse e la propria situazione giudiziaria. E li impegna a riformare nei primi 100 giorni della nuova legislatura l’articolo 416 ter del Codice Penale, la norma che riguarda lo scambio elettorale politico-mafioso.
Una dinamica che, insieme ad altre pratiche illegali, porta l’Italia al 69° posto nella classifica globale di percezione della corruzione e ad un tasso di disoccupazione giovanile che sfiora il 43% perché attira nel nostro Paese uno stock di investimenti stranieri esiguo (pari alla metà di quello tedesco ed a quasi un terzo di quello francese) rispetto al suo potenziale.
Strettamente connessa a ciò la campagna “Miseria ladra”, che, marcando, esattamente come “Riparte il Futuro”, la biunivocità tra corruzione e povertà, mira ad abolire l’indigenza nel nostro Paese così da sottrarre terreno fertile alle mafie e ai fenomeni di illegalità in genere. Tra gli obiettivi di “Miseria Ladra”, per esempio, c’è quello di rendere efficiente ed efficace il meccanismo di assegnazione ad uso sociale dei beni confiscati alle organizzazioni mafiose, procedendo ulteriormente nel contrasto economico alla criminalità con la confisca dei beni dei corrotti.
Il riferimento particolare della Marcone è andato, per esempio, ad un grosso bene catastale ubicato a Foggia e confiscato ad una cosca della Società: un bene che avrebbe potuto essere destinato alla terapia di giovani con patologie psichiatriche e che per disguidi tecnici giace ancora abbandonato rischiando di tornare nelle mani del malaffare. Sul punto “la battaglia è ancora aperta – ha chiosato la Marcone – ma per vincere questa ed altre sfide dobbiamo lottare tutti insieme”.
Di qui, infine, l’esigenza e l’auspicio, condiviso e argomentato da tutti i rappresentanti delle associazioni presenti in sala, di creare una rete di sensibilizzazione al civismo, un osservatorio trasversale contro l’illegalità, che potrebbe prendere il via a partire dalla calendarizzazione di incontri a cadenza periodica nella sede di Capitanata Futura.
Auspicio condiviso anche da Sasy Spinelli, che ha fatto notare come in periodi di tagli alle forze dell’ordine e di veloce mutamento delle dinamiche mafiose solo il presidio sul territorio di istituzioni come l’associazione antiracket, la fondazione anti-usura, piuttosto che delle tante realtà locali sensibili al tema e di tutti i cittadini dalla “schiena dritta” possano rappresentare un’azione efficace, di concreto contrasto all’illegalità.
Infine, Tiziana Zappatore, padrona di casa nelle vesti di presidente di Capitanata Futura, ha ribadito, a conclusione dell’incontro, che il tema della legalità sarà posto in cima all’agenda della sua associazione, sin da subito lieta di mettere in campo tutte le competenze di cui dispone per contribuire a creare e coordinare una rete locale articolata e compatta contro il crimine e il malaffare.