Nel vertice in Prefettura di stamattina, l’ennesimo sull’emergenza criminalità a Foggia e provincia, è emersa la decisione di potenziare il sistema di videosorveglianza nel capoluogo dauno. 66 nuove telecamere saranno installate tra periferia e centro storico nel tentativo di avere un controllo migliore del territorio e beccare i malviventi. Ma è chiaro che servirà ben altro per arginare il fenomeno criminale. Nel palazzone di corso Garibaldi erano presenti i responsabili delle forze dell’ordine locali, il prefetto Maria Tirone, il sindaco Franco Landella e l’assessore Francesco Morese.
Anche i vigili “troppo spesso denigrati” – ha detto il primo cittadino – saranno coinvolti nell’operazione di controllo e, da lunedì, rafforzeranno la propria presenza nelle zone più delicate. Al ministro Alfano si chiederà di implementare le forze dell’ordine “ma questo – ha aggiunto Landella – è marginale se non alziamo il reddito pro capite con una serie di investimenti. Un segnale in questo senso lo stiamo dando anche combattendo l’abusivismo. Finora stiamo pagando lo scotto di una città che da troppo tempo è in stato di degrado”.
Per il futuro si punta ad una “smart city” che si affidi maggiormente alla tecnologia. Previsto anche un restyling delle telecamere già esistenti. Tutto questo mentre continua la caccia all’uomo che ha messo a soqquadro numerose attività commerciali tra Pasqua e pasquetta. “Un balordo”, lo ha apostrofato il sindaco. Durante il vertice non sono mancati i complimenti per l’arresto di Ivan Narciso, soggetto vicino ai clan locali, arrestato per tentata estorsione grazie alla denuncia di due imprenditori. Un piccolo segnale positivo nella lunga lotta al malaffare.