Si è chiuso il percorso di verifica dei 500 milioni di euro vantati dai creditori del Don Uva. Nell’ultima udienza (la quattordicesima) per la verifica del passivo della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza, infatti, si è esaurito il lungo processo iniziato il ottobre 2014, durante il quale sono state analizzate circa 2.600 istanze creditorie pervenute nei termini al commissario straordinario Bartolo Cozzoli. L’attività di verifica – che consente ai creditori di partecipare al concorso per il soddisfacimento dei propri crediti – si è svolta dinanzi al presidente della sezione fallimentare del Tribunale di Trani, Alfonso Pappalardo, giudice delegato nella procedura di amministrazione straordinaria dell’ente che controlla le tre strutture di Bisceglie, Foggia e Potenza.
Durante l’ultima udienza, in particolare, sono state oggetto di verifica le istanze presentate dalle amministrazioni statali (in primis: Agenzia delle Entrate, Equitalia ed Inps) che rappresentano i maggiori creditori della procedura. Si attende adesso il decreto del Tribunale di Trani che renderà esecutivo lo stato passivo e che i creditori potranno eventualmente opporre nei termini e con le modalità stabilite dalla legge fallimentare. Nei prossimi giorni verranno calendarizzate le udienze di verifica dello stato passivo, relative alle istanze creditorie pervenute tardivamente al commissario straordinario.
“È stato un grande lavoro – commenta Cozzoli -, probabilmente la procedura concorsuale più grossa – anche per il numero di creditori – mai svolta dinanzi al Tribunale di Trani, gestita con straordinario rigore ed efficienza dalla sezione fallimentare dello stesso Tribunale”.