Tre progetti fermi da diversi anni sono stati sbloccati ieri in commissione ambiente e territorio. Con una sterzata, il Comune di Foggia ha “riesumato” alcune pratiche ferme al Suap, lo sportello unico delle attività produttive. Il parere favorevole arrivato grazie alla “visione congiunta” dei tecnici e dell’assessore all’urbanistica Antonio De Filippis permetterà ad alcune aziende già insediate a Foggia di implementare la propria attività. Ad essere interessate dal provvedimento, la Tecno Parts srl (società che ha proposto la delocalizzazione di automezzi pesanti), la Toys srl del colosso dei giocattoli sanseverese “Mazzeo” (realizzerà un capannone per la vendita all’ingrosso e al dettaglio) e Felice Russo srl (azienda impegnata nel campo del soccorso stradale h24 e della custodia giudiziaria che da diverso tempo sta cercando di distribuire gli spazi interni con un aumento delle volumetrie).
“Le richieste erano ferme da diverso tempo, alcune anche da 4 anni – spiega a l’Immediato il presidente della terza commissione, Pasquale Cataneo -, per fortuna adesso potranno partire i progetti che, nelle intenzioni, potranno produrre una trentina di nuovi posti di lavoro”. Il consigliere comunale, tuttavia, critica la prassi che finora ha paralizzato l’iter di molte pratiche: “Il Suap era stato creato proprio per snellire i processi – chiosa -, ma se la commissione non è agevolata dagli uffici, con l’invio delle pratiche correttamente preparate, si creano imbuti che rallentano tutto. Per esempio, spesso riceviamo le pratiche con la sola delibera, senza gli allegati ed il dettaglio dei progetti: questo senza dubbio paralizza la possibilità di avere tempi celeri nelle risposte”. Proprio la “certezza dei tempi di risposta”, infatti, spesso disincentiva i privati e le imprese a portare avanti i propri progetti. “Per di più – conclude Cataneo – finora non c’è mai stata una programmazione armonica in merito, non si è mai avuta una visione d’insieme dello sviluppo. Questo è stato un altro motivo per il quale molte pratiche sono rimaste nel cassetto”.