La notizia circolata ieri relativa ad un’ipotetica chiusura dell’ospedale di Lucera non deve allarmare i cittadini e gli operatori del settore. L’assessore regionale alla sanità Donato Pentassuglia, prontamente contattato sulla questione dal consigliere regionale Francesco Damone ha smentito questa possibilità. Anzi l’assessore incontrerà a breve il sindaco della città Antonio Tutolo ed i responsabili sanitari del presidio per individuare insieme eccellenze e punti di debolezza del nosocomio e programmare insieme il rilancio dell’ospedale lucerino. “Nella giornata di ieri – spiega il consigliere regionale Francesco Damone -, sono stato contattato da cittadini e sanitari di Lucera preoccupati per alcune notizie che davano per imminente la chiusura del nosocomio di quella città. Probabilmente si tratta di una ipotesi che fa riferimento al vecchio piano sanitario del 2011 e che non ha riscontro nella realtà. Infatti per accettarmi della situazione ho contattato l’assessore regionale Pentassuglia il quale mi ha detto assicurato che non solo l’ospedale di Lucera non sarà chiuso ma sarà valorizzato”.
Infatti a breve partiranno una serie di incontri con i responsabili territoriali di quella città per definire assieme le strategie da adottare per rilanciare la sanità a Lucera. ?In più, proprio nell’ottica di un rilancio effettivo del presidio saranno definite le modalità di integrazione con l’ospedale di San Severo. Le due strutture sanitarie infatti in futuro dovranno coordinarsi ed integrarsi per offrire al territorio di competenza servizi sanitari sempre più idonei e rispondenti alle esigenze dei cittadini utenti. Sul punto è intervenuto anche il direttore generale dell’Asl di Foggia, Attilio Manfrini, che a immediato.net ha spiegato: “Non è cambiato nulla rispetto al vecchio piano, a Lucera è prevista una casa della salute con il mantenimento di alcuni servizi territoriali. Certo, è cambiata la vecchia concezione di ‘ospedale’, ma questo è un punto che è stato affrontato diverso tempo fa. Non ci risultano variazioni rispetto a quelle decisioni”, conclude.