Non ci sono i bisturi, medico toglie punti ad un paziente con le mani. Caso clamoroso al San Paolo di Bari

“All’ospedale San Paolo di Bari siamo ormai al terzo mondo”. Dopo l’incontro con la direzione, il sindacato Usppi denuncia le condizioni di lavoro “terrificanti” del personale del centro barese.

All’ospedale San Paolo di Bari siamo ormai al terzo mondo”. Dopo l’incontro con la direzione, il sindacato Usppi denuncia le condizioni di lavoro “terrificanti” del personale del centro barese: “La chirurgia generale – informa in una nota il sindacato – non ha i bisturi per piccole operazioni. Assurdo, ma vero! Un medico, nei giorni scorsi, per togliere i punti di sutura ad un paziente, ha utilizzato le sole ‘mani’ poiché da tempo sono senza bisturi”. ?Poi proseguono: ”Mancano le norme igieniche ambientali in reparti come il quartiere operatorio, dove si dovrebbe avere maggior riguardo per le norme igieniche: infatti, nonostante le diverse richieste ed incontri precedenti, nel quartiere operatorio non è ancora stata allestita una zona filtro per l’introduzione del paziente in sala operatoria. Lo stesso viene accompagnato fino in prossimità del letto operatorio con il letto di reparto, e questo dimostra una scarsa attenzione delle norme comportamentali igieniche (non esiste la possibilità di spostare il paziente dal letto di reparto al letto operatorio utilizzando una barella che dovrebbe soggiornare in sala operatoria nella zona filtro; anzi l’unica barella, che finora era ben custodita in deposito, per non consentirne l’utilizzo, da qualche giorno non esiste più). ?L’igiene ambientale di tutto l’ospedale – prosegue la nota – è carente di cura. Qualche tempo fa, dopo proteste con documentazione iconografica, veniva aperto un cantiere per pulire i cornicioni esterni dell’edificio ricoperti dal guano di ‘Piccioni’ che dimorano sugli stessi cornicioni dello stabile. Nello stesso tempo si posizionava una rete ‘falconiera’, per evitare che gli stessi piccioni continuassero a sostare e depositare il guano prodotto naturalmente, ma il lavoro non è stato completato ed il problema continua ad esistere.?I parcheggi del San Paolo – conclude il comunicato – sono terra di nessuno, sebbene recitati opportunamente e sono regno di parcheggiatori abusivi che troneggiano ed infastidiscono sia i dipendenti che i visitatori che per necessità frequentano l’ospedale. Succede spesso che qualche auto e qualche moto venga rubata e, cosa ancora più preoccupante accade che chi termina di lavorare di notte corre il rischio di subire una ‘rapina a mano armata’ nell’approssimarsi alla propria auto parcheggiata. Questo rende piuttosto chiaro che gli ingressi dell’Ospedale non sono controllati e che non esiste ‘sicurezza’ alcun. Chiunque può entrare a qualsiasi ora e dappertutto, ingenerando timore ai dipendenti che di notte, per necessità di servizio, devono muoversi nei corridoi deserti dell’ospedale”.