“Dal primo giugno un altro tassello per far tornare pubblici i servizi dell’Asl, sinora gestiti da aziende e cooperative private, è stato messo: le Udt di Vico del Gargano, Sannicandro Garganico e Vieste sono state ‘internalizzate’ nella società in house Sanitaservice srl”. Esprime soddisfazione per l’operazione il coordinatore del sindacato Usb, Santo Mangia: “I lavoratori che operano in queste strutture hanno raccolto con soddisfazione questo passaggio anche perché pone fine ad un decennio di continue sopraffazioni dovute al fatto che chi gestiva questi servizi voleva massimizzare il profitto a scapito dei diritti e della dignità dei dipendenti – spiega-. Per anni i lavoratori e la Usb hanno pressato (con presidi, incontri, manifestazioni) gli organi Istituzionali (dalla Giunta regionale alla direzione generale della Asl Fg) affinché si ponesse fine al loro malessere e per dare un’assistenza migliore a quei cittadini che si rivolgevano a queste strutture.
Questo passaggio è, quindi, una loro vittoria dovuta alla caparbietà con la quale hanno insistito per migliorare le loro condizioni di lavoro ed economiche”. Prima di proseguire: “Come Usb siamo felici di questo passaggio ma non riusciamo a gioire del tutto consapevoli che la strada da fare perché tutti i servizi sanitari tornino ad essere gestiti direttamente dal pubblico è ancora lunga. Non possiamo esimerci dal continuare a lottare con i lavoratori e con quanti sono convinti che la gestione dei servizi data ad esterni è foriera di malaffare e di frustrazione per i dipendenti. Non possiamo accettare che uno dei servizi più importanti del Sistema sanitario regionale come quello del 118 sia ancora in mano ad Associazioni di Volontariato (che, è bene ribadirlo sempre, possono essere di supporto in un servizio ma mai sostitutivi) che, nonostante la revisione a loro favorevole degli importi rimborsati dalle Asl, continuano a ledere diritti e dignità dei lavoratori. Non possiamo accettare, tra l’altro, che ad oggi (nonostante tutte le rassicurazioni di Assessore e Giunta regionale) le Linee Guida sulle società in house, approvate il 3 Dicembre 2013, non sono state ancora cambiate dando la stura a dirigenti apicali della regione Puglia a emanare direttive tutte tese a bloccare (se non peggio) il percorso delle internalizzazioni. Per questi motivi – conclude Mangia – la nostra attenzione sarà sempre alta e la ‘battaglia’ sulle internalizzazioni proseguirà sino a quando tutti i servizi esternalizzati non saranno tornati nelle gestione pubblica”.