Compaiono due post scriptum sul blog di Beppe Grillo. Il secondo, sotto la pagina principale, è dedicato al Movimento cinque stelle di Foggia. E’ on-line da pochissimo e risponde alle richieste di chiarimenti della base e alla bufera che si era scatenata sulle liste per le epurazioni operate dal candidato sindaco: “La lista depositata a Foggia con il simbolo del MoVimento 5 Stelle non corrisponde al volere espresso nelle comunarie da parte degli iscritti ed è stata arbitrariamente compilata da parte di Vincenzo Rizzi che ha tradito lo spirito del MoVimento”.
La vicenda
L’avevano saputo in una riunione riservata a iscritti e simpatizzanti che la lista presentata dal candidato sindaco del M5s Vincenzo Rizzi era stata “tagliata”. A rimanere fuori, dieci candidati scelti dalle comunarie on-line. Al loro posto, altre persone che avevano ricevuto meno voti.
La denuncia è di Mariella Marcello, Accarrino Maria Grazia, Cassitti Maria, Pascarelli Luigi, Casolaro Gianluca, Panettieri Valeria, Di Millo Rosa Angela e Chiariello Luana, i quali, increduli, annunciavano alla stampa: “E’ stato stravolto, l’esito on-line, abbiamo contattato gli organi nazionali e siamo in attesa di risposta”.
Marcello Mariella, per spiegare meglio l’accaduto, riportava un esempio: “È come se, in campo nazionale, Roberto Fico e Luigi Di Maio (delegati di lista M5S Italia Meridionale per le elezioni europee), non avessero rispettato i risultati delle “Parlamentarie Europee” svoltesi on-line e li avessero modificati a loro piacimento presentando una lista “epurata” da nominativi che non fossero di loro gradimento”. Il caso è ritenuto il “primo” nella storia del M5s, che ha fatto della “democrazia liquida la sua bandiera e che si concentra sulle idee e non sulle persone”.

Vincenzo Rizzi, per la cui candidatura erano sorti diversi dissidi poi risolti fino alla presentazione dell’elenco dei candidati, è accusato “di non aver rispettato la regola dei più votati, e di averli sostituiti senza tener conto della successione”.
Avevano evidenziato, anche attraverso il confronto tra il file del giorno prima- con l’inserimento delle donne in base alle quote di genere, e al netto del ritiro della candidature Dembech Antonio, Lops Nunzio, Maruotti Rocco, Prencipe Daniele, Rossi Maria e Fasano Umberto,- e quello del giorno di consegna della lista, che i conti non tornavano. “Ci sono anche donne inserite con zero voti, cosa che non è successa a nessuno degli esclusi. E’ la prima volta che si verifica una cosa del genere nella storia del M5s e rischia di diventare una caso nazionale. La democrazia on-line va rispettata perché va rispettata la base”.
Si erano rivolti sia ai responsabili della gestione delle liste, sia a Beppe Grillo, che ha tempestivamente risposto.