L’aggressione di ieri a Casa Sollievo poteva finire in tragedia. Questo è emerso dalla conferenza stampa dei carabinieri di stamattina. Il 48enne di Vico, Giuseppe Pupillo è stato arrestato per il tentato omicidio della convivente con la quale fa coppia da ben 10 anni. Lei, C.M.G., 30enne, se l’è vista davvero brutta e in questo momento è in prognosi riservata dopo le ferite che il compagno le ha inferto con un coltello a serramanico. “Ha usato una certa veemenza”, hanno spiegato i militari della compagnia di San Giovanni Rotondo. Insomma, poteva finire molto male. La giovane, casalinga, è stata colpita quattro volte tra parete anteriore e posteriore dell’emitorace sinistro e dell’avambraccio omolaterale. Lesioni gravi che hanno costretto i sanitari a sottoporla a urgente intervento chirurgico e successivo ricovero nel reparto di Chirurgia toraco-polmonare.
Pupillo, muratore, già segnalato dalle forze dell’ordine ma mai condannato, aveva fatto irruzione al secondo piano di Casa Sollievo nel reparto di Medicina Generale dove la compagna era ricoverata. Dopo una violenta discussione, l’uomo sembrava essersi placato grazie all’intervento di alcuni medici. Purtroppo invece, Pupillo è tornato alla carica poco dopo aggredendo la donna con violenti fendenti. Poi ha lasciato il secondo piano, dove è avvenuto il fattaccio, per scappare via. Pupillo è sceso giù, ha gettato il coltello in un cestino e ha provato la fuga col giubbino sporco di sangue. Ma appena arrivato nel piazzale antistante l’ospedale, alcuni carabinieri lo hanno fermato perchè insospettiti dall’atteggiamento e, soprattutto, dalle vistose macchie di sangue sugli indumenti. A quel punto è stato bloccato e ammanettato.
Alla base del dissidio pare ci fossero motivazioni di carattere passionale. La coppia ha anche due figli di 10 e 3 anni. Adesso l’uomo è nel carcere di Foggia e dovrà rispondere dell’accusa di tentato omicidio.