Cocaina nei campeggi del Gargano. Gira parecchia “bianca” sull’assolato promontorio pugliese. Soprattutto d’estate. Questo è emerso dalla maxi operazione dei carabinieri del comando provinciale di Foggia. Ben 150 stamattina i militari all’opera per sgominare le bande di spacciatori tra Peschici, Vieste, Rodi, Ischitella, Cagnano, Sannicandro ma anche Stornarella e Foggia. Un’operazione imponente, realizzata grazie all’ausilio del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari e due unità cinofile dei carabinieri del Nucleo di Modugno. Ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Foggia verso 31 soggetti (4 sono ancora ricercati) di cui 22 già con precedenti specifici.
In un anno di indagini è emerso come queste persone spacciassero “liberamente sia in inverno che in estate” come ha precisato il comandante Antonio Basilicata. Ed è proprio nella stagione calda che si facevano i migliori affari. Durante le indagini (fatte di intercettazioni telefoniche e ambientali) sono emersi circa 45 episodi di spaccio, 3000 cessioni di droga e, soprattutto, un giro d’affari da 800mila euro. Bei soldoni per i grandi capi del business. La rete dello spaccio era infatti gestita da alcuni soggetti, ognuno con il proprio territorio e con una propria squadra di pusher.
A Peschici il gruppo più nutrito di “soldati dello spaccio”. Gente messa in riga da Attilio Martella, classe ’74, capo dei traffici nel centro peschiciano. Martella però era in stretto contatto con i “colleghi” di Vieste dai quali si riforniva di bianca.
Nella “capitale” del Gargano invece, dove in estate il boom dei turisti è sotto gli occhi di tutti, la gestione del business era affidata alla famiglia Coppola, in particolare ai tre fratelli: Giorgio (con complicità della moglie), Francesco e Matteo. Erano soprattutto loro a smerciare la droga nelle piazze e nei campeggi del Gargano Nord. Tra i clienti sono spuntati anche alcuni minorenni. Oltre ai fratelli Coppola, Vieste ospitava i traffici di Raffaele Barbaduomo e Antonio Bocale che si rifornivano di cocaina da Cagnano e hashish da Foggia per poi spacciare.
Durante l’operazione dei carabinieri sono stati pizzicati anche alcuni cani sciolti, slegati dai gruppi citati. A Ischitella e Rodi infatti, sono stati arrestati altri soggetti operanti in totale autonomia.
Nel corso delle indagini quattro soggetti sono già stati arrestati (Matteo e Francesco Coppola, Davide Gaeta e Pierluigi Gallo) ed uno deferito in stato di libertà (Giorgio Coppola) per spaccio e detenzione di droga. In questa occasione sono stati sequestrati 500 grammi di hashish, 500 di coca e 150 grammi di marijuana.
A corollario di tutta la faccenda ci sono poi le intercettazioni dalle quali emerge il linguaggio in codice degli arrestati. Per indicare la cocaina venivano utilizzati termini come “pietre”, “birre”, “caschi”, “scarpe”, “buste”, “vongole” e “fave”.
Per l’hashish si utilizzavano parole come “sigarette” e “Marlboro Light”. Ci si sforzava ancora meno quando si parlava di marija. Le parole in codice infatti, erano “insalata” ed “erba”, non certo fantasiose.
Da tutta questa vicenda però, non emerge solo l’imponente business della droga sul Gargano ma anche episodi di estorsioni e minacce, incendi e furti. Il 31 luglio 2012, Alessio Biscotti costrinse un giovane cliente di Peschici a versargli la somma di 130 euro.
In un altro episodio invece, Luigi Del Duca e Michele Masella (entrambi raggiunti dalla misura cautelare) minacciarono il capo cantiere dell’impresa assegnataria dei lavori per la costruzione dell’Istituto Polivalente “Fazzini” di Peschici al fine di farsi assumere come operai minacciando danni fisici e furto dei mezzi sul cantiere. Del Duca e Masella pretendevano inoltre, che l’impresa assumesse solo gente del posto.
Poi c’è Matteo Elia Mastromatteo, protagonista di due furti in abitazione tra aprile e maggio 2012 in località Valle Scinni di Peschici. L’uomo asportò suppellettili, elettrodomestici e attrezzi agricoli per un valore totale di 2mila euro.
Per finire, c’è l’incendio boschivo provocato da Pasquale Mastromatteo che nel pomeriggio del 15 giugno 2012 appiccò un fuoco in un’area di circa 400 mq in località Monte Torre di Peschici, una zona costituita da sterpaglia e pini d’aleppo. A domare quell’incendio ci pensò il Corpo Forestale. Inquietante il motivo: dalle intercettazioni ambientali è emerso che Mastromatteo appiccò il fuoco per puro piacere e per vantarsi con gli amici.
ECCO TUTTI I NOMI DEGLI ARRESTATI
La misura cautelare della custodia in carcere è stata eseguita nei confronti delle seguenti persone: BARBADUOMO Raffaele, classe ’68 – CASTELLUCCIA Vincenzo, classe ’74 – COPPOLA Francesco Pio, classe ’89 – COPPOLA Giorgio, classe ’87 – COPPOLA Matteo, classe ’84, GALLO Pierluigi, classe ’86 – MARTELLA Attilio, classe ’74 – MARTELLA Michelino, classe ’77 – MASELLA Michele, classe ’66, MASTROMATTEO Fausto, classe ’81 – MASTROMATTEO Matteo Elia, classe ’76 – MASTROMATTEO Pasquale, classe ’76 – MONGELLUZZI Rocco Matteo Pio, classe 83 – SEMENTINO Vincenzo, classe ’85 – SOLITRO Pasquale, classe ’90 – VECERA Agostino, classe ’83 – VECERE Giuseppe, classe ’63.
La misura cautelare degli arresti domiciliari è stata invece eseguita nei confronti dei sottonotati soggetti: BOCALE Antonio, classe ’68 – CARPANO Davide, classe ’91 – CASTALDO Domenico Elia, classe ’85 – CONFORTE Ilaria, classe ’87 – DEL DUCA Luigi, classe ’58 – DI MAGGIO Nicola, classe ’44 – FINI Patrizio, classe ’92 – GAETA Davide, classe ‘75 – GERMINELLI Antonio, classe ’91 – NOTARANGELO Maria Giovanna, classe ’91.