
“Morire mangiando polvere in Afghanistan”, dove, fuori dalle basi sicure il pericolo è ovunque, anche “nei bambini incaricati di trasportare esplosivo”. Vincenzo Frasca ha inaugurato all’istituto ‘Olivetti’ di Orta Nova un’aula dedicata al fratello Mario, morto il 23 settembre 2011 in un incidente stradale durante uno spostamento su un veicolo Lince, nell’ambito di un’operazione Isaf. Aveva 32 anni. I vertici dei carabinieri, dell’esercito, dell’aeronautica, insieme ai genitori che hanno scoperto la targa, si sono poi recati nella sala per commemorarne la memoria. La dirigenza della scuola ha caldeggiato fortemente la titolazione al militare ortese cui era già stata dedicata una piazza. Il video sulla vita dei soldati in Afghanistan, l’istruzione, le speranze di pace, le condizioni delle donne, i 130 dollari al giorno guadagnati che sembrano niente di fronte a quello che rischiano. “I militari non sono quelli di cui sentiamo parlare due minuti in tv dopo che sono tornati in una bara in Italia”. A oggi sono 54 i militari italiani morti in questa missione. Vincenzo, che ha creato nel paese un’associazione per promuovere la conoscenza dei militari all’estero, ha anche scritto una canzone “Suddenly”, all’improvviso, per spiegare la sorte che ti coglie quando meno te lo aspetti, e la condizione del militare, molto esposta. Il pezzo è già sbarcato in America.