Il Tribunale di Foggia ha emesso le prime sentenze nell’ambito del procedimento denominato “Deja Vu”, avente ad oggetto gravi reati contro la Pubblica Amministrazione, commessi da pubblici ufficiali nell’ambito delle attività di polizia giudiziaria inerenti alla prevenzione degli infortuni sul lavoro.
I giudici, condividendo la ricostruzione dei fatti delineati dalla Procura ed accogliendo pienamente le richieste dei pm titolari del procedimento, hanno condannato gli imputati Giuseppe Panunzio, maresciallo della Guardia di Finanza e Agostino Trombetta, coordinatore del Sisp (Servizio igiene e sanità pubblica), rispettivamente, a due anni e a due anni e due mesi di reclusione. La sentenza fa seguito alla prima pronuncia emessa dall’autorità giudiziaria di Foggia, con la quale il principale imputato, il 50enne Antonello Curiale di San Paolo Civitate è stato condannato alla pena di anni due di reclusione, oggetto di patteggiamento con l’Ufficio di Procure.
Sin qui, pertanto, risulta confermata dalle pronunce emesse dal Tribunale competente la solidità del quadro probatorio acquisito mediante le indagini coordinate e dirette dalla Procura e svolte dal Nucleo P.E.F. della Guardia di Finanza, posto a fondamento delle 13 misure cautelari emesse nel mese di aprile 2017.