C’è una via a Foggia, vitale e ricca di attività commerciali storiche, identitarie ed importantissime, che non viene mai coinvolta nelle varie manifestazioni di animazione e valorizzazione di vendita, natalizie e non. È un centro commerciale a cielo aperto nel cuore popolare della città – teatro anche di ultimissimi casi di cronaca con l’ordigno ad Esteticamente e il furto con buco all’Antica Tabaccheria – dove ci si può imbattere da un capo all’altro, nell’amatissima polleria cittadina D’Aloia, nelle attività più frequentate dagli operatori del make up e del parrucco, nel fornitore di ben 14 palestre affiliate di boxe e in moltissime altre imprese di rilievo, fino a Porta Portese, una realtà che detta i tempi della comunicazione social aziendale con oltre 100mila followers. La strada è Via Lucera, dove su iniziativa di Andrea Pompilio, tecnico informatico e sistemista di reti informatiche per grandi gruppi pubblici e privati, è nata una pagina social, “I negozi di Via Lucera”, che in meno di una settimana ha collezionato già 500 like.
“C’è stato un forte passaparola – spiega Andrea a l’Immediato –. Via Lucera è una strada sottovalutata e anche stigmatizzata commercialmente, eppure qui ci sono D’Aloia, una istituzione non solo a Foggia, il più grande negozio di autoricambi, Niagara uno dei colorifici più innovativi della città, Porta Portese, i cui negozianti frequentano corsi per social media manager, ci sono alcuni dei più storici forni di Foggia, Sacco e Ricci. C’è Casa&Co, la derivazione degli storici Magazzini Ferri della famiglia Panunzio. C’è uno dei primi punti di scagliozzi, Iadarola con le mozzarelle, un’edicola, il Bar Colosseo con la nuova gestione dopo quella di Enza, due macellerie, Roberto il fioraio di Esotico, Moda per Due che rifornisce moltissime palestre di Foggia e provincia e gli sportivi che amano la boxe. È nata con coraggio anche una scuola di ballo, la Vida Loca, c’è un Carni&Affini, Follie di Bellezza, una cooperativa di donne attive dal 2013, un negozio di scarpe, uno di telefonia, delle attività cinesi, Ciro Dei, fornitore di acqua e bibite per tutti i pub della piazzetta e per molti ristoranti. C’è tutto, a Via Lucera si può comprare di tutto. È il punto di acquisto di tantissimi cittadini e di molti quartieri, Candelaro, Borgo Croci e i nuovi palazzi dopo il Don Uva”.
Andrea, che ha in Via Lucera Bigo, il suo punto vendita di cellulari e altri servizi informatici, come tanti altri colleghi commercianti della strada, non è iscritto a nessuna associazione di categoria. “La pagina social vuole essere uno strumento per dare visibilità ai negozi, Via Lucera viene sempre dimenticata, per lo street food e per tutte le manifestazioni organizzate, nonostante il suo ampio bacino di utenza giornaliero, le associazioni non hanno mai dato nulla a queste nostre realtà. Cominceremo ora col Black Friday, daremo dei gadget e proporremo della scontistica dalle 9 alle 20. Abbiamo in animo anche di organizzare degli eventi. Moda per Due si sta attivando col Comune per avere l’autorizzazione per una manifestazione sportiva con un ring in piazza e cercheremo di riqualificare due spazi lungo la via”.
È con Andrea che andiamo nella pizzeria di Elvira, che non ha solo una clientela di prossimità. Ha aderito subito alla pagina. “Abbiamo una lievitazione di 72 ore, la nostra pizza non fa bere nella notte, cosa che capita spesso per altre attività perché mettono troppo lievito nell’impasto. Usiamo prodotti di qualità, abbiamo il top”.
Claudio, orefice e orologiaio, è entusiasta dell’iniziativa di aggregazione. È tra i pochi artigiani rimasti a Foggia a riparare orologi a pendolo, “alla luce del sole e non a nero, a Via Lucera”. “La colpa è di Andrea, che ci ha coinvolto. Ci ha detto: facciamo una cosa bella ed innovativa per uscire dal terzo mondo del commercio, come si dice a Foggia? Noi di Via Lucera siamo sempre tenuti fuori mano, ma per il Black Friday faremo una cosa bella. Io proporrò se tutto va bene un 20% sulla merce. Dobbiamo dare una botta di martello alla città”.