Chiesto l’ergastolo per il 47enne Ferdinando Carella, l’uomo che a febbraio scorso uccise la moglie Federica Ventura, 40 anni, in un appartamento di via Kennedy a Troia. La richiesta avanzata dal pm Diliso davanti ai giudici del Tribunale di Foggia. Per questo femminicidio i Centri Antiviolenza locali e la Regione Puglia hanno scelto di costituirsi parte civile nel processo a carico dell’uomo.
La richiesta del pm è giunta anche alla luce della recente legge, n. 4 del 2018, che ha modificato il codice penale intervenendo sull’omicidio aggravato dalle relazioni personali. Rispetto alla norma precedente, che puniva l’uxoricidio con la reclusione da 24 a 30 anni (la pena base per l’omicidio non può essere inferiore a 21 anni di reclusione), il provvedimento ha aumentato la pena estendendo il campo d’applicazione della norma.
Modificando l’art. 577 c.p., infatti, è previsto l’ergastolo se a commettere l’omicidio è il coniuge, anche legalmente separato, l’altra parte dell’unione civile, la persona legata all’omicida da stabile relazione affettiva e con esso stabilmente convivente.