I giovani piddini manfredoniani Matteo La Torre, Michele Nenna, Maria Murgo, Domenico Capone e Matteo Trotta hanno avuto quest’oggi i saluti e gli applausi virtuali e ufficiali da Matteo Renzi in persona nella sua ultima e-news per aver costituito uno dei primi Comitati di azione civile d’Italia. Ecco cosa ha scritto l’ex premier: “I primi comitati nati in queste ore stanno cominciando a riunirsi anche fisicamente: da Milano a Enna, da San Benedetto del Tronto a Melfi, sta nascendo una rete di persone che lavora per “tornare al futuro”. Per tornare a un Paese in cui si obbliga la gente a fare i vaccini, non i condoni. In ogni e-news voglio presentarvi un comitato. Inizio da Manfredonia, in provincia di Foggia: i cinque promotori hanno un’età media di 24 anni. Matteo, Michele, Maria, Domenico e ancora Matteo hanno deciso di costituire un comitato che lavorerà in particolare in difesa della democrazia rappresentativa, delle autorità indipendenti, della democrazia liberale. Mi sembra molto bello che dei giovani studenti abbiano voglia di impegnarsi per questo. Potete scegliere un singolo tema o impegnarvi su più fronti: l’unica cosa che non possiamo fare è far finta di nulla. L’Italia ha bisogno dell’impegno di ciascuno di noi”.
Sono 7 i campi, su cui una volta trovati almeno 5 aderenti, si può lavorare per dar vita ad un comitato: crescita sostenibile, sapere, giustizia, vero, democrazia e società aperta. Anche a Foggia, come evidenzia l’avvocato Michele Vaira alla nostra testata, si sta procedendo alla costituzione del primo circolo. “Saremo moltissimi. Anche persone che non hanno mai fatto politica”, rileva senza svelare i nomi.
Intanto nel Pd crescono nuove divisioni in vista del congresso. Il governatore Michele Emiliano lavora a superare lo schema del centrosinistra classico contaminando la sua coalizione di civiche più che trasversali. La prima, Fronte Democratico, l’ha presentata alle scorse elezioni provinciali della Bat, nella quale sono stati eletti 2 consiglieri. Il prossimo 12 novembre ci sarà un incontro della Direzione regionale proprio per chiarire alcune situazioni dubbie.
In provincia di Foggia, se a San Severo il Pd è ormai alleato della coalizione civica di Francesco Miglio, tra i più importanti sostenitori di Marco Minniti segretario e si va verso una riconferma per le elezioni del 2019, a Lucera c’è più fibrillazione.
Anzitutto non è ancora certo se il sindaco Antonio Tutolo sarà ricandidato o se lascerà il testimone all’assessore Fabrizio Abate. Ad ogni modo, come conferma lo stesso Abate a l’Immediato, l’amministrazione si ripresenterà al giudizio degli elettori con lo stesso schieramento del 2014, ossia con la coalizione “Facciamo Piazza Pulita”. “Io guiderò la lista Democratici per Lucera, che è altra cosa rispetto a Fronte Democratico. Credo ci ripresenteremo con quello stesso assetto. Non prenderemo sigle di partito. Il Pd è confuso a Lucera, all’epoca mi imposero Bizzarri, che ora è tornato nel centrodestra, anche se con Puglia Popolare a livello regionale è di nuovo alleato di Emiliano. Accoglieremo liste civiche, con caratterizzazioni non partitiche. Noi siamo un’amministrazione senza vincoli ideologici. Da parte mia, credo che andrò a votare alle Primarie del Pd per il segretario, non mi è mai arrivato nessun provvedimento di espulsione. Per me l’ideale segretario è Marco Minniti”.
“Non so ancora se sarò candidato- aggiunge Tutolo- ma per me non sono importanti i nomi delle liste o dei partiti, sono importanti i programmi”.