Scontro durissimo sui social tra il Governatore Emiliano e l’avvocato foggiano Michele Vaira, tra i 10 fondatori in Italia dei Circoli di azione civile, il nuovo strumento snello da cui potrebbe nascere il partito riformista di Matteo Renzi, sul modello di En Marche! di Emmanuel Macron. Il presidente della Regione Puglia si era lanciato nel consueto anatema contro il Pd, dopo la giravolta dei 5 Stelle sulla Tap.
“Se le resta un briciolo di dignità, dovrebbe dimettersi dal partito. Quel partito che ha avversato. Quel partito che ha infangato. Quel partito che ha danneggiato con il fallimento della sua amministrazione. Non è dignitoso sperare che la espellano per fare la vittima”, ha scritto di impulso il penalista Vaira, commentando la pagina social di Emiliano.
Al commento è seguito un attacco molto forte del Gladiatore in persona. “Voi siete il fango putrido che ha distrutto il più bel partito della sinistra europea. Lobbisti sfacciati eguali e contrari ai 5 stelle. Vi siete estinti nella vergogna”.
Risposta a stretto giro di Michele Vaira: “I termini che usa nei confronti di chi le contesta i suoi comportamenti la qualificano per quello che è. Comprendiamo il nervosismo di un uomo ormai al capolinea della sua disavventura politica. Peccato, le avevamo dato una seconda linea di credito, sostenendola pur dopo aver appreso della sua propensione a ricevere regali dai costruttori Degennaro. Avevamo creduto nelle sue scuse. È lei che si è estinto nella vergogna. Dopo una ricerca affannosa e costante di consenso purchessia. Da destra ai 5 Stelle. Che – addirittura loro – la tengono a debita distanza, nonostante il suo triste corteggiamento. Rispetti la legge, si dimetta da presidente del Partito. Eviti alla Puglia il protrarsi di questo disastro. Eviti al Pd di scomparire in Puglia, mentre nel resto d’Italia cerca di rialzare la testa”.
Questo duello social avviene nel momento in cui la Puglia si piazza al penultimo posto in Italia, appena prima del Molise, nel Rating di Fondazione Etica che valuta a livello qualitativo l’azione delle amministrazioni pubbliche. Prima l’Emilia Romagna con le sorprese di Liguria e Campania. La Puglia è tra le regioni “poor”, per spese correnti, sanitarie e performance, benché possa consolarsi dal dato fiscale, essendo la regione con la minore pressione fiscale pro capite, con 1.608,9 euro a fronte dei 2.400 euro del Lazio e Basilicata e con il minore indebitamento pro capire.
“Siamo di fronte ad una amministrazione ferma, gli imprenditori si lamentano. La Regione è ferma sulle politiche ambientali, travolta dagli scandali e dalle dimissioni dei diversi assessori. Emiliano si è contraddistinto per il suo velleitarismo alla ricerca del consenso facile, il Pd non è in buona salute, ma è stato disintegrato in Puglia. Io vivo bene della mia professione, non ho nessuna velleità locale. In Puglia sembra obbligatorio schierarsi con Emiliano, quel commento mi è uscito in modo molto spontaneo, mi piace la coerenza. Troppe volte si è posto in maniera ufficiale contro il partito, faccia come gli altri, vada via, se non condivide la linea”, osserva a l’Immediato Vaira.
Il penalista ribadisce la ferma volontà di non desiderare alcun incarico negli organismi locali, né intende candidarsi, è interessato solo alla politica nazionale e al dibattito delle idee. Dall’incarico nazionale nel Governo Renzi al Poligrafico, ha ottenuto solo “la piacevole sensazione di essere impegnato a servizio del Paese”. “Era un incarico quasi a livello gratuito”, sottolinea.
Nel suo post, evidenzia Vaira, ha solo rimarcato i profili di problematicità di Emiliano. “Un mio cliente è a processo per aver ricevuto una busta di pesce da 15 euro in cambio di una licenza di caccia, Emiliano che ha ricevuto delle cozze pelose per qualche centinaio di euro tanto da dover utilizzare una vasca, della vicenda si è fatto una risata. Eppure si trattava di un appalto importante. La corte costituzionale si è espressa anche sul suo ruolo di magistrato. In queste ore ho ricevuto tante chiamate: la pensiamo tutti come te ma non abbiamo il coraggio di esprimerci contro Emiliano, mi hanno detto”.