È di qualche giorno fa la notizia, confermata dalla ditta, di una lettera di Aeroporti di Puglia con la quale la società pubblica pugliese chiedeva all’impresa vincitrice dell’appalto dell’allungamento della pista del Gino Lisa se fosse ancora interessata alla commessa. Una missiva inequivocabile, che per molti addetti ai lavori e per i tecnici che interverranno sul sito aeroportuale, significa una cosa sola: il benedetto allungamento e l’avvio del cantiere sono vicini.
Più di un timore invece avvolge le grandi opere ferroviarie del Paese. È saltata la stazione “Hirpinia”. Su proposta dei Cinque Stelle l’VIII Commissione “Lavori Pubblici” ha approvato all’unanimità e quindi con il voto favorevole anche della Lega, l’eliminazione definitiva della Stazione Hirpinia in favore di una piccola opera di manutenzione straordinaria per l’elettrificazione ed il miglioramento dell’Avellino-Benevento. Si legge testualmente al punto XVI del parere approvato dalla Commissione sull’Atto del Governo n.46: “Relativamente all’intervento ‘AV/AC Napoli-Bari, si valuti la possibilità di procedere senza la variante di ‘Grottaminarda’ e di destinare le risorse previste, pari a 1,6 miliardi di euro, alla progettazione e realizzazione immediata della nuova linea ed elettrificazione della linea Avellino- Benevento”. Addio anche all’alta velocità Venezia-Trieste: un’opera giudicata ‘inutile’, che non rientra nelle priorità del Governo legastellato e che sarebbe costata 7,5 miliardi. Semplicemente cancellata.
Che ne sarà dunque della seconda stazione di Foggia e di quei 20 milioni? Rischia di essere depennata dal Ministro Danilo Toninelli. Al governo servono risorse per reddito di cittadinanza, stop Fornero e Flat Tax e sembra che la cura del ferro prevista dell’ex ministro Delrio possa essere un buon salvadanaio per la manovra del popolo.
Su entrambe le telematiche si era espresso in un lungo comunicato il consigliere provinciale e comunale Pasquale Cataneo, esperto di trasporti. Ecco il suo contribuito.
“Come può un contesto socio economico come la Capitanata e l’area vasta contermine essere ancora oggetto di marginalizzazione derivante dall’assenza di offerta di trasporto aereo da e per l’aeroporto Gino Lisa di Foggia? Questa è stata la prima riflessione che ho posto nel mio intervento nell’ultima assemblea degli azionisti di Aeroporti di Puglia a Bari il 20 luglio scorso al C.d.A ed agli altri azionisti ma, ad oggi, non abbiamo notizie al riguardo nonostante i contenuti e gli indirizzi espressi dall’azionista di maggioranza, la Regione Puglia, sia al tavolo e sia successivamente dando corso, sempre a luglio scorso, con l’assestamento e variazione al bilancio individuando risorse finanziarie per quanto esplicitato nella Deliberazione di Giunta Regionale n. 1590/2017. Non si conoscono a che punto sono –sottolinea l’eletto- le attività affidate dalla stessa DGR ad Aeroporti di Puglia, alle Sezioni regionali di Protezione Civile, di Infrastrutture per la Mobilità e quella di Programmazione Unitaria. Abbiamo appreso dalla stampa, nei giorni scorsi, di ulteriori problemi a Foggia. E’ l’ora di prendere il coraggio a più mani a Foggia e a Bari, risolvere celermente le questioni, ovunque esse siano, e far aprire il cantiere della pista al Gino Lisa, come fatto a Bari e Brindisi, completando il resto delle iniziative previste per attuare le deliberazioni degli EE.LL., regionale e le politiche di coesione e sviluppo territoriale.
Com’è noto in altri aeroporti della rete regionale pugliese gli investimenti infrastrutturali vanno avanti e ci sono nuovi collegamenti attivati, a Foggia invece, nonostante le prospettive e gli atti di indirizzo, gli impegni assunti e le richieste formulate, in modo coeso, nell’ambito provinciale foggiano, i cantieri non si avviano, pur in presenza di trend di crescita nel settore turistico in Puglia e la forte contraddizione che l’unica località pugliese, per presenze turistiche, nelle prime 50 in Italia, ed una parte consistente del Gargano e dei Monti Dauni hanno l’aeroporto operativo con voli più vicino con collegamenti pubblici ad oltre tre ore. Poi c’è chi afferma, in assoluta malafede, soprattutto rileggendo i dati ENAC sulle risorse economiche destinate nei quattro aeroporti pugliesi nel periodo 2000-2018, che il territorio e la rappresentanza locale di Foggia, istituzionale e non, paventano solo rimostranze e mugugni con il cd “foggianesimo”! Ritengo sia indispensabile che la rappresentanza politica soprattutto a livello regionale e a livello parlamentare possa e debba dedicare la necessaria ed indispensabile attenzione al tema rilevante delle Infrastrutture e dei correlati servizi di Trasporto nella Capitanata, per migliorare l’accessibilità territoriale e la competitività dell’intero sistema produttivo, interessato ad avere, al pari di quelli di altri ambiti territoriali, tempi e costi europei per la mobilità di merci e persone e dare così concretezza alle scelte politiche europee, nazionali e regionali che spesso non hanno visto la nostra provincia destinataria di risorse economiche e realizzazioni di progetti. Tale visione si sostanzia anche per i riverberi positivi per gli altri ambiti territoriali pugliesi, lucani e molisani come ad esempio in ambito ferroviario, con il raddoppio della Lesina-Termoli e per la realizzazione dell’hub intermodale a Foggia, che produrranno minori tempi di percorrenza e maggiore sicurezza, per oltre 4,5 milioni di residenti in Puglia e parte della Basilicata e per le merci contribuendo a dare maggiore competitività al sistema produttivo ed al riequilibrio delle quote di trasporto dai mezzi privati a quelli pubblici, sostenendo il decongestionamento delle strade, una mobilità più efficace e sostenibile e, coerentemente, il miglioramento della vivibilità delle province ed attuando le indicazioni vigenti in materia.
Un altro caso emblematico, ancor più recente, è quello che riguarda i progetti finanziati nel Patto per la Puglia del 2016, con particolare riferimento alla Piattaforma Logistica ASI-Incoronata e gli interventi previsti sulla linea ferroviaria Foggia-Manfredonia per i quali, non si hanno notizie di cantierizzazioni. Altrove, le altre progettualità previste, per logistica e merci, nel Documento di Sviluppo e di proposte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di gennaio 2018 e quelle inserite nell’Atto di Governo n. 46 di settembre 2018, in discussione nelle Commissioni parlamentari competenti, sono incluse nella programmazione, finanziate e in via di cantierizzazione. Nell’Atto governativo altro caso di esclusione, per lo scalo aereo Gino Lisa, sono i servizi ferroviari locali per aeroporti con percorsi protetti a lunghezza limitata che invece erano previsti come interventi di sistema dalla Delibera C.C. di Foggia 13/2017”.