“Quattro cuccioli da quattro giorni sono rinchiusi in una gabbia di contenzione degli anni ’50. Nei loro escrementi mangiano e dormono al freddo nel box dell’ASL veterinaria della nostra città. Aspettando che il noto deus ex machina trovi un sistema per liberare. Per documentare questa vergogna abbiamo cercato di non guardarli negli occhi e siamo scappati via”. La denuncia arriva dal presidente dei Volontari Protezione degli Animali Foggia, Terry Marangelli.
“Meglio il peggior canile che questo scempio – continua -. Abbiamo un canile che è in ostaggio al gestore. Abbiamo il randagismo che è in ostaggio al Comune di Foggia. La città è stanca di assistere all’ atteggiamento omissivo delle Istituzioni e all’impossibilità di accedere al canile di Foggia. Né ci è dato di sapere, pubblicamente, come proceda la gestione della struttura dopo la scadenza del 31 agosto scorso. Malgrado la pressioni delle associazioni foggiane, e, nonostante la collaborazione prestata dalle stesse ad accollarsi l’assistenza di numerosissimi animali recuperati sul territorio comunale, in assenza di un qualsivoglia protocollo operativo a tutela dei randagi, l’amministrazione è sorda a qualsiasi tipo di richiesta”.
“Chiediamo pertanto un incontro urgentissimo con tutti i soggetti coinvolti – conclude -, non vogliamo che vinca la desistenza per stanchezza. Ci vergogniamo profondamente”.
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