Tutto congelato dal 7 settembre ai Servizi Sociali del Comune di Foggia. Il nostro giornale web aveva raccontato dell’ordinanza il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, che ha accolto l’istanza cautelare del consorzio di cooperative sociali Aranea, sospendendo l’efficacia dell’aggiudicazione del Servizio di trasporto sociale per disabili ed anziani in favore di Astra Cooperativa sociale del giugno del 2018, fissando l’udienza di merito al 23 gennaio 2019. Il Comune aveva dinanzi a sé due strade: impugnare l’ordinanza o sospendere l’aggiudicazione provvisoria, conferendo il servizio in proroga alla precedente ditta, che coincide con la ricorrente Aranea. Ma, come spesso accade nella tecnostruttura foggiana, l’Ente locale ha scelto di non agire, come se l’ordinanza del Tar non ci fosse mai stata. Il servizio va avanti con Astra dall’11 luglio scorso, ma la cooperativa non riesce ad ottenere il compenso per il servizio svolto. Luglio e agosto e ora la prossima fattura di settembre non sono state liquidate, mettendo in grave rischio i lavoratori, che non hanno ricevuto il loro stipendio. L’interruzione del servizio per anziani e disabili è dietro l’angolo.
Il segretario provinciale della Uil Tucs ha scritto al Comune, indirizzando la sua missiva alla assessora al Welfare Erminia Roberto e al nuovo dirigente al ramo Claudio Pio Taggio, oltre che alla stessa cooperativa Astra, annunciando lo stato di agitazione, cominciato dal 20 settembre scorso.
“In riferimento al servizio di trasporto sociale per disabili ad anziani del Comune di Foggia, affidato alla ditta Astra Soc. Coop a far data dall’11 luglio 2018 si comunica che ai lavoratori impiegati non sono state ancora erogate le mensilità di luglio ed agosto in totale difformità da quanto previsto dal CCNL di categoria oltre che vigente normativa di legge. Si precisa che attualmente la società cooperativa sta facendo svolgere ai propri dipendenti turni di lavoro settimanali con orari lavorativi inferiori rispetto a quanto previsto dai contratti individuali sottoscritti”, si legge.
In Astra sono molto preoccupati. Il presidente possiede la nota firmata dal dirigente Taggio nella quale si invitava la cooperativa a partire, in affidamento provvisorio sottoscritto il 9 luglio. Ad oggi però mancano già 15mila euro, che diverranno 25mila con la fattura di settembre. Si aggiunga a questo la presenza di un solo pulmino per il servizio, dal momento che l’altro è rotto. Senza fondi, la coop deve sostenere tutte le spese, anticipando i costi del gasolio e di ogni altra incombenza. Il dirigente non ha tenuto conto della sospensiva del Tar, ha preferito, trincerandosi dietro la pubblica utilità, non prendersi la responsabilità di una netta scelta amministrativa: respingendo le fatture, sta trattando la materia come un debito fuori bilancio e non come una spesa corrente da onorare ogni mese. Ma quelle risorse sono vitali per l’attività economica di Astra. Il rischio di fallimento per la cooperativa sociale, che ha anche altri due servizi sociali, bidelli e scuolabus, è molto alto.