Il prossimo 25 settembre i tirocinanti di “Hopeificio” spiegheranno le attività che stanno svolgendo sul controllo biologico della mosca olearia, il temibile parassita che può provocare gravi danni alla coltura dell’olivo. Saranno proprio alcune persone con disabilità psichica ad illustrare il funzionamento e le potenzialita della nuova tecnica di difesa compatibile con il regolamento sull’agricoltura biologica. Del resto, il progetto “Hopeificio” è proprio nato con la finalità di rafforzare l’offerta di servizi rivolti a persone con disabilità psichica, partendo dalla necessità di promuovere attività di formazione che possano trasformarsi in acquisizione di competenze professionali e, eventualmente, in occasioni lavorative. E l’impegno quotidiano, il lavoro, la fatica, il prendersi cura di qualcosa sono gli ingredienti fondamentali per favorire una piena integrazione sociale e per contrastare lo stigma nei confronti di quanti affetti da disagio mentale.
Il progetto “Hopeificio” promosso dalla cooperativa sociale Medtraining di Foggia, l’ ASP ‘Castriota e Corroppoli’ e il sostegno dalla Fondazione con il Sud nell’ambito della terza edizione del ‘Bando Socio Sanitario’, è un vero e proprio percorso di formazione e di condivisione.
Martedì 25 settembre 2018 a Serracapriola, nella sala riunioni della Cooperativa Frentana si svolgerà un momento di confronto sul tema “Tecniche di Controllo Biologico della mosca olearia”. All’incontro interverranno: Giuseppe D’Onofrio, sindaco di Serracapriola, Diego Iacono, il sindaco di Chieuti Francesco Giannubilo, presidente della cooperativa Frentana; Carmine Spagnuolo, coordinatore del progetto. Nel corso della serata i beneficiari dell’iniziativa, insieme all’agronomo Francesco Di Lucia, tutor del progetto “Hopeificio”, illustreranno le prime esperienze di gestione di oliveti in biologico della cooperativa Ortovolante realizzate nell’ambito delle attività di tirocinio. Seguirà l’approfondimento sulle soluzioni per il controllo biologico a cura dell’agronomo Filippo Rotunno.
“Hopeificio” prevede – sui terreni di Chieuti e Serracapriola messi a disposizione dall’ Azienda di Servizi alla Persona ‘Castriota e Corroppoli’ – la realizzazione di frantoio per la lavorazione delle olive con un impianto di imbottigliamento-etichettamento dell’Olio prodotto e un punto vendita Nella logica della filiera corta, prevedendone la commercializzazione anche tramite l’e-commerce e gruppi d’acquisto solidale. Il territorio in cui si sviluppa il progetto e quello dell’Alto Tavoliere, zona rurale interna con problemi di declino socio-economico. Nel contesto racconto, l’agricoltura sociale seguendo una logica di innovazione sociale, può fornire possibili soluzioni alla crisi dei servizi operando al confine Tra agricoltura, servizi socio-sanitari, reti di Comunità, offrendo risposte di tipo co-terapeutico, educativo ed inclusivo.
Sedici persone con disabilità psichica sono state coinvolte in attività di formazione e alcune di loro saranno assunte da una cooperativa per la gestione del frantoio e di tutte le attività connesse.