Sei mesi esatti. Termina oggi il periodo di commissariamento del Foggia Calcio che, lo scorso 19 marzo, su provvedimento del gip milanese Giulio Fanales, fu per la prima volta in Italia affidato nelle mani di un amministratore con il compito di riorganizzare alcune problematiche riscontrate nella gestione societaria. Mentre una città intera era in forte agitazione per il futuro del club, venivano nominati il commercialista barese Nicola Giannetti, nel ruolo di commissario giudiziale e l’avvocato Francesco Ardito, con il compito di coadiuvare il lavoro di amministrazione.
“Il commissariamento del Foggia è stato il primo in Italia. Non è stato un lavoro semplice – ammette Giannetti -. All’inizio ricordo che tutti erano terrorizzati dalla notizia. Oggi posso dire che la squadra di calcio e l’amministrazione di questa società non hanno avuto grandi scossoni. Abbiamo fatto un’ottima campagna acquisti e concluso nel migliore dei modi la scorsa stagione in Serie B”.
Il compito dei due è stato quello di attuare un’organizzazione societaria seguendo i dettami del modello ex d.lgs. n. 231/2001. Un modello obbligatorio per tutte le società di calcio di Serie A e di Serie B. Un modello che potrebbe essere, in futuro, un modello pilota per tutte le società di calcio. “Ci è stato chiesto dalla Lega che questo modello possa essere utilizzato anche dalle altre squadre. Abbiamo nominato un organismo di vigilanza per il prossimo anno con la funzione di suggerire e seguire la società sul nuovo modello. Ho fatto una relazione al giudice dicendo che il Foggia non ha problemi, è una società che paga stipendi, imposte, contributi e che ha un solo conto corrente. Tutti gli adempimenti sono stati pagati in tempi previsti”.
Fiduciosi sul futuro del club. “Secondo noi ci sono motivazioni che ridurranno ancora la penalizzazione considerando l’assoluzione di Lucio Fares (presidente all’epoca dei fatti) e di Roberto De Zerbi (allenatore stagione 2015/2016). Stiamo attendendo anche la sentenza sulla mutualità, siamo fiduciosi anche su quel fronte – spiega Giannetti -. Ho cercato di tutelare al massimo la squadra del Foggia e la città di Foggia. Anche il giudice di Milano è contento del lavoro fatto. In questi sei mesi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, non c’è stato bisogno di altro tempo. Il nuovo CdA riprenderà a lavorare per quanto riguarda l’ordinaria amministrazione. Non c’è mai stata l’idea di restare qui per un altro incarico. Ho ricevuto tanti attestati di stima in questi giorni. Non ho mai avuto nessuno che mi ha messo il bastone tra le ruote. Insomma, un’esperienza altamente positiva”.
“Abbiamo battuto i pugni sul tavolo quando c’era da farlo – le parole dell’avvocato Ardito -. A Milano c’è stato l’avviso della fine delle indagini preliminari. Il processo è entrato nella normalità, diciamo. C’è stato il momento in cui ho avuto paura del clamore mediatico che si era creato. Leggendo le carte e al seguito del secondo grado ci siamo tranquillizzati. Tutto è rientrato nella normalità della situazione. Il mio momento più bello è stato quando il presidente dell’Entella ci ha stretto la mano. Ce ne siamo dette di tutti i colori”.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione si insedierà ufficialmente domani, 20 settembre 2018 e sarà così composto: Lucio Fares che torna presidente; Francesco Giustino Pompeo Arcuri e Michele Varraso nel ruolo di consiglieri.