81 anni e ancora tanta voglia di viaggiare in lungo e in largo per il mondo. Janus River in sella alla sua bicicletta ha percorso oltre 300 chilometri nell’arco di 17 anni. Dalla Polonia all’Egitto, un viaggio tra bellezze paesaggistiche e la costa, come quella del Gargano dove ha fatto tappa in questi giorni. “Dopo Vieste e Peschici sarò a San Giovanni Rotondo dove riceverò la benedizione dei frati cappuccini – ha raccontato al quotidiano la Repubblica -. Poi ancora Mattinata, Manfredonia, Zapponeta fino a scendere giù nel Barese e nel Salento”.
Janus è di poche pretese: zainetto in spalla e sacco a pelo sono i suoi compagni di avventura. “Nel giro italiano mi aiuta Federalberghi. Loro mi danno solo ospitalità, non voglio soldi”. River è stato ospite infatti nel Villaggio Turistico “Cala Molinella” di Vieste e all’Hotel D’Amato di Peschici. Un lungo viaggio ma quella del ciclista amatoriale è soprattutto una faticosa impresa. “Terminerò la tratta in Italia nel 2019, a Napoli. Da lì mi imbarcherò per il Cile. Poi mi attendono la Patagonia e l’Australia – ha continuato -. E se la salute mi accompagnerà ancora, nel 2028 sarò a Pechino. Poi potrò fermarmi”.
River ha lavorato nel mondo dello spettacolo, ha fatto l’agente di calcio e di teatro per tanti anni, poi, una notte, ha scelto di partire per il suo viaggio in giro per il Mondo. “Voglio fare qualcosa che resti nella storia del Mondo, parlo 20 lingue e ho avuto relazioni con oltre 660 donne” – ha spiegato su OndaRadio -. Stando a quanto i media raccontano del cicloviaggiatore russo-polacco, alla sua morte lascerà a 50000 bambini orfani russi una busta con 5$ (dollari, ndr) ciascuno in modo che possano avere qualcosa tutto per loro.