Nuova tegola per il welfare del Comune di Foggia. Con una ordinanza il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, presieduto dal giudice Francesco Gaudieri, ha accolto l’istanza cautelare del consorzio di cooperative sociali Aranea e ha sospeso l’efficacia dell’aggiudicazione del Servizio di trasporto sociale per disabili ed anziani in favore di Astra Cooperativa sociale del giugno del 2018. L’udienza di merito è fissata solo al 23 gennaio 2019.
Da oggi circa 200 utenti, tra anziani delle fasce economicamente deboli e disabili, che fruiscono del servizio, sono senza pulmini da 8+1 posti con pedana per carrozzine e senza personale, che possano trasportarli e condurli ai centri di riabilitazione, all’Asl e negli altri posti in cui chiedono di essere accompagnati.
Il Comune rischia di essere paralizzato dalla sentenza del Tar, mettendo a repentaglio l’interesse pubblico dei cittadini a cui il servizio è dedicato. La Astra che ha vinto la gara contro il consorzio Aranea che gestiva precedentemente il servizio ha anche assorbito i dipendenti – 2 autisti e 3 accompagnatori – assumendoli con la clausola di salvaguardia, ma ora, se la sospensiva non dovesse essere interrotta dall’appello nelle more della sentenza di merito, dovrà licenziarli.
“Abbiamo notificato l’ordinanza del Tar, sta valutando la questione il dirigente Claudio Pio Taggio, che dal 18 giugno è stato incaricato dei Servizi Sociali. Dobbiamo attendere”, è il commento del dirigente Nicola Ruffo, che ha seguito negli ultimi anni l’offerta sociale del Psz.
Il motivo fondante dell’attuale preoccupazione comunale, come spiega, è evitare l’interruzione del servizio. “Si deve decidere se il servizio debba essere comunque essere svolto da chi ha vinto la gara, ma che ha subito la sospensiva del Tar o affidarlo ai secondi classificati. Questo nodo è in mano al dottor Taggio. Il Tar ha emesso l’ordinanza, fissando l’udienza di merito il 23 gennaio del 2019, una data non vicina. Non si può attendere il tempo della giustizia. Noi potremmo far ricorso in appello, il problema è evitare l’interruzione del servizio, non si può interrompere il trasporto degli anziani e dei disabili, arrecheremmo un grave disagio a questa particolare fascia della popolazione. Il problema è a chi affidarlo? Alla Astra oppure dobbiamo predisporre un atto in cui diciamo che è come se concedessimo una ulteriore proroga alla precedente affidataria nelle more dell’udienza di merito?”, conclude Ruffo.
Su questi interrogativi, intanto la Astra si sta difendendo con una diffida inviata all’ufficio legale ed all’assessorato ai servizi sociali, nella quale evidenzia che eventuali affidamenti a terzi sono del tutto illegittimi. “Il Tar ha esclusivamente sospeso l’efficacia dell’aggiudicazione di Astra rinviando per i necessari e definitivi approfondimenti alla decisione della causa di merito. Ogni atto che sarà posto in essere in violazione del giudicato del Tar sarà impugnato stante l’abnormità dei vizi e non mancherà di richiedere il ristoro dei danni subiti”, si legge nella diffida.