Con la importante nomina di Pasquale Casillo, imprenditore del Gruppo Casillo leader del trading del grano nel mondo, alla presidenza dell’Ente Autonomo Fiera del Levante, a pochi giorni dall’avvio della manifestazione di settembre a Bari, ritorna con forza il tema della valorizzazione del quartiere fieristico di Foggia, che, dopo numerose proroghe dei due commissari, il dirigente Giovanni Vitofrancesco e l’ingegner Potito Belgioioso, dopo quasi 4 anni di annunci, ancora non trova, nonostante il tavolo tecnico tra i soci, un suo orizzonte ideale per la riqualificazione e il rilancio dell’area.
La delibera di nomina di Bari, una nomina super politica per annettere nuovi poteri e appoggi per un secondo mandato regionale, è giunta dopo aver acquisito il consenso da parte del Comune di Bari, come previsto dallo Statuto dell’Ente, e ha chiuso il periodo di commissariamento straordinario disposto dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano per favorire il completamento del processo di risanamento dell’Ente attraverso il perfezionamento della concessione delle attività fieristiche e congressuali alla Società Nuova Fiera del Levante srl.
A Bari dunque la Fiera si è risanata con la sottoscrizione della concessione delle attività fieristiche e congressuali alla Società Nuova Fiera del Levante Srl (composta per l’85% dalla Camera di Commercio di Bari e per il 15% da Bologna Fiere) dello scorso novembre 2017, e può ora partire con una gestione manageriale, quale quella richiesta a Casillo.
L’Ente barese registrava nel 2015 perdite per 3.3 milioni di euro. Chiude nel 2017 con un risultato di esercizio di euro 77.000, con un risparmio aggiuntivo – rispetto agli obiettivi del piano di ulteriori euro 500.000. Il Consiglio regionale della Puglia sarà presente alla 82esima edizione della Fiera del Levante con un programma di eventi che punta alla valorizzazione delle proprie attività legislative e alla diffusione delle iniziative di cittadinanza attiva, realizzate nell’interesse dei Pugliesi.
L’edizione 2018 del Consiglio Regionale della Puglia in Fiera del Levante, vedrà come tema “La persona prima di tutto” ispirandosi alle parole che Aldo Moro ha pronunciato il 3 novembre 1941 nella sua prima lezione all’Università di Bari. È stata allestita una mostra dedicata ad Aldo Moro nel padiglione 152bis, con scritti di Moro e su Moro.
A Foggia, la Fiera ha avuto un sostegno forte dalla Regione Puglia in questi anni, dal momento che il bando per la privatizzazione parziale è andato deserto. I 28 milioni dell’Accordo Integrato per la riqualificazione sono ancora bloccati e gli atti per il parking sono fermi all’aggiudicazione provvisoria del dicembre 2017, dopo il lungo ricorso con perizie e contro perizie da parte della ctu in materia antisismica.
In Capitanata molti sperano che l’esempio di Bari e del nuovo management guidato da Casillo possa aprire nuove occasioni anche per Foggia, chiudendo così la stagione dei commissariamenti tecnici.
Fabio Porreca, presidente della Camera di Commercio (ente socio della Fiera), a cui è arrivato anche il sostegno di Coldiretti per un suo secondo mandato all’ente camerale, apprezza la scelta barese e immagina un piano di sviluppo serio e condiviso per la Fiera di Foggia. “Il mio è più un sogno-osserva alla nostra testata web- penso davvero che un progetto innovativo e non speculativo di riqualificazione del quartiere fieristico -con spazi dedicati all’arte, in particolare alla street art, al cibo, alle startup, agli studenti, alle produzioni artigianali, al divertimento – sia un’occasione unica per ridisegnare Foggia e per proiettarla nel futuro. Ho una mia idea a riguardo. E intendo a breve parlarne con gli stakeholders”.
Agricoltura con spazi ortofrutticoli dal sapore europeo, bistrot, luoghi di aggregazione. Quella di Porreca è una spinta immaginifica, per tramutare quel luogo in un contesto urbano accattivante.
“Il mercato potrebbe essere una delle componenti di un quartiere giovane, con una forte identità- continua- Insieme a birrerie e torrefazioni artigianali; orti urbani; negozi vintage; spazi di coworking; student housing, gallerie d’arte. Un quartiere cool o hipster, per dirla con termini anglosassoni. Potrebbe diventare il simbolo di una città che cambia, che si proietta, appunto, nel futuro. Una porzione dell’area, ovviamente dovrebbe, restare destinata ad attività fieristica espositiva. Ma anche questa con una taglio più innovativo. Immagino un luogo che raccolga tutte le miglior energie creative della nostra comunità e le convogli verso un utilizzo produttivo e imprenditoriale. Ci sono tante energie e tanto talento in Capitanata, vanno solo valorizzate e integrate. Forse sogno troppo. Ma la mia idea del quartiere fieristico, farebbe di Foggia un posto unico, almeno in Italia, un posto proiettato verso il mondo, “figo”. E noi sappiamo quanto Foggia abbia bisogno di una spinta forte, di progetti ambiziosi, di un salto verso il futuro, di un moto di orgoglio”.