Blitz di polizia e DDA a Vieste. Scacco ai traffici del clan Perna, arrestati i cugini Iannoli, Claudio, 42 anni e Giovanni, 32. I due, già noti agli inquirenti, sono finiti in manette con le accuse di estorsione e traffico di droga aggravato dal metodo mafioso. Per gli stessi reati, il 7 agosto scorso, i carabinieri avevano arrestato il boss, Marco Raduano e tre dei suoi sodali. Stavolta è toccato alla compagine contrapposta a quella di Raduano, capeggiata dal 27enne Girolamo Perna. Claudio e Giovanni Iannoli sono infatti fedeli alleati del giovane capo clan. Sull’arresto dei due cugini saranno forniti ulteriori dettagli nelle prossime ore da parte degli organi inquirenti, nel corso di una conferenza stampa.
Gli Iannoli – come detto – sono ben conosciuti dalle forze dell’ordine. Erano stati arrestati già nel maggio scorso, quando i carabinieri della Stazione di Rodi Garganico avevano notato i due malfattori aggirarsi nei pressi di un’auto parcheggiata nelle vie del paese garganico, risultata poi essere stata asportata la notte precedente a Rimini. Le indagini condotte dagli uomini dell’Arma avevano consentito di ricostruire il percorso effettuato dall’autovettura, anche grazie al sistema satellitare che era installato sulla stessa, e da lì, la visione degli impianti di videosorveglianza presenti lungo il percorso, in particolare quello di un’area di servizio dove i due si erano fermati per fare rifornimento, aveva poi consentito di appurare che a Rimini era stato rubato un ulteriore veicolo, rintracciato poi a Vieste dai carabinieri della locale Tenenza. Le due automobili erano state riconsegnate ai legittimi proprietari, mentre i cugini Iannoli sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.
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