“Sui profumi potrebbe svilupparsi un discorso enorme, attraverso il Parco del Gargano, patrimonio Unesco. Il Ginepro e le altre essenze potrebbero rendere il Gargano autosufficiente dal punto di vista olfattivo negli alberghi e nei B&b, mettendo in circolo i profumi della propria stessa terra. Sarebbe la prima zona insieme ad Ischia e all’Isola d’Elba, che si auto produce le proprie profumazioni, senza dover ricorrere a quelle chimiche”.
Daniela Corrente, romagnola, ma naturalizzata viestana da parte di madre, è una entusiasta. Da anni si lascia ispirare dalla natura della Montagna Sacra. “La ricchezza del Gargano e dalla Daunia è la natura, la terra. Un grande patrimonio ancora inespresso. In altre aree del Paese ci sono aziende che stanno investendo nelle profumazioni, creando dei percorsi olfattivi ad hoc. Il Gargano i percorsi ce li ha già, occorre solo educare le persone alla cultura delle creme e dei detergenti naturali, degli oli essenziali, dell’cromoterapia”, spiega alla nostra testata web.
Dal 15 agosto fino al 30 novembre Daniale Corrente insieme alla naturalista Luisa Arena organizzerà un tour lungo la Foresta Umbra, per un massimo di 10 persone, su prenotazione: delle giornate all’insegna dei profumi del Gargano da sentire lungo i sentieri, camminando. Per scoprire piante e odori della biodiversità garganica.
Per questo agosto turistico, ha lanciato nel suo bouquet di profumi naturali dedicati ai borghi, il profumo Vieste, ispirato al vento, composto da essenze naturali di piante aromatiche presenti nel Parco del Gargano distillate in corrente di vapore o per spremitura a freddo delle bucce degli agrumi.
“Vieste è una fragranza fresca e delicata che rievoca il profumo del mare ma anche della mentuccia spontanea sulle bianche scogliere. Le note di testa sono agrumate e profumano di verbena, arrivano da nord quando soffia il maestrale. La confezione è realizzata con la plastica riciclata dal mare. L’etichetta è realizzata con una fotografia di un quadro di mio zio Filippo Giacomo D’Errico e raffigura il Pizzomunno negli anni ‘ 60”, spiega la produttrice.
Dove si possono trovare i suoi profumi e quanto sono venduti? “Li ho disseminati negli alberghi e nelle boutique, da qualche tempo sono anche in qualche bottega degli artigiani nel centro storico di Vieste e sono anche a Peschici. Piano e piano i miei profumi si stanno diffondendo, non sono frutto di marketing olfattivo esperienziale, non sono profumi di sintesi o profumi di nicchia. I miei sono al 100% naturali. Sono un naso, ho imparato a distillarli in piante, ho fatto un corso di profumeria. Io li creo e mi appoggio ad un laboratorio per realizzarli. Faccio profumeria naturale da una vita. Vivo in Romagna, da quando avevo 5 anni, ma mia mamma è di Vieste, sono legatissima a Vieste. Il resto del Gargano l’ho scoperto così ho dedicato dei profumi ai borghi. Manca ancora la rete, anche se si sta cominciando a fare squadra”.
Sono 9 le sue profumazioni, tra queste anche il Profumo di Rodi, il Profumo di Peschici e il Profumo di Vico, tutte a prevalenza agrumi. I profumi agrumati, i più semplici, sono quelli che incontrano il maggior favore del grande pubblico. “Per Vieste ho messo la mentuccia, la verbena e il profumo di mare, è comunque un profumo fresco. I profumi li ho fatti per fare rete, per promuoverli. Ma di certo, Vieste mi serve come veicolo per fare rete, perché è la località più nota. Ci sono infinite differenze olfattive per il Parco del Gargano. Gli agrumi piacciono di più, ma è soggettivo. Ho realizzato anche quello di San Giovanni e Monte Sant’Angelo, sono profumi da meditazione: mi sono ispirata alla santità e alla sacralità, a San Giovanni ho utilizzato la rosa e la violetta oltre all’incenso, mentre a Monte, siccome camminando per la Scannamugliera, si sentono molto il finocchietto e la terra, ho messo quello, con note di testa, di fondo e di cuore”.
I profumi di Daniela Corrente sono molto delicati, unisex e piacciono molto anche ai bambini.
“Ho cominciato ad inoltrarmi anche al Borgo Incoronata, mi sono ispirata al bosco, che è pienissimo di piante, ho fatto uno studio”.
Il prossimo passo è la cosmetica insieme ad una partnership intensa con gli artigiani. “Sto già collaborando con un ragazzo di San Marco in Lamis, Leonardo Cera, per fare delle creme e dei saponi. Ho conosciuto un’altra signora su Foggia e mi piacerebbe collaborare con le realtà del territorio, ho chiesto a dei ceramisti di Peschici, le Ceramiche Fra Michele per un porta profumo, mentre un falegname di Vieste ha realizzato per me un cuore di legno, sempre come porta profumo. C’è tanto da fare”, conclude Daniela Corrente.